Studio sul Superuomo: differenze tra le versioni

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Il passato è il regno dei fossili; il presente è il dominio dei pieghevoli e dei galanti.
''Regnum meum non est de hoc mundo'', egli può dire con {{AutoreCitato|Gesù|Gesù}} ; se non che il mondo suo non è il cielo, ma l'avvenire; non la beatitudine ma la battaglia; intuisce una verità e l'afferma a dispetto di tutte le forze congiurate a celarla e a sopprimerla; ha la visione chiara d'un Ideale di libertà, di giustizia, di bellezza, e vuol raggiungerlo ad ogni costo, vuol tradurlo ed effettuarlo nella realtà; non s'inchina a demiurghi, non crede inviolabile alcuna legge; gli ostacoli che gli oppongono la fede, la prepotenza, la critica non fanno che accrescere la sua brama e la sua forza: li affronta sorridendo con la non curanza di un dio; ed anche allora che più gli resistano, e già sembra che il suo vigore si franga in una lotta ineguale, anche quando soggiaccia alla loro resistenza brutale, la sua fronte s'illumina d'una soave speranza, perchè egli presente e prevede in quell'ora suprema il suo trionfo immancabile nell'avvenire.
''Per questo diciamo che il genio è il precursore del superuomo, l'annunziatore e l'apostolo dell'Ideale.''