Il Fiore delle Perle/34. Gli ostaggi: differenze tra le versioni

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Quattro porci arrostiti interi, dei galli selvatici, frutta in grande quantità e molti vasi ricolmi di vino, erano stati deposti su quella tavola improvvisata ed il Sultano aveva dato il buon esempio mangiando per due e bevendo per quattro.
 
Bunga si mostrava, o almeno fingeva di mostrarsi amabilissimo, incitando il Sultano ed i suoi capi a far onore al banchetto e dando
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incessantemente ordini ai suoi sudditi onde tutti i guerrieri avessero cibi e bevande in abbondanza.
 
Hong, che stava seduto fra il capo degli ''igoroti'' ed il ''Fiore delle perle'', non si mostrava meno lieto. Pareva anzi che si fosse rappacificato col monarca, invitandolo di frequente, anzi troppo sovente, a brindare.
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Il Sultano, pieno come un otre, era caduto addosso al suo ministro e russava di già. Non vi era quindi da temere che opponesse resistenza.
 
Hong gli levò la scimitarra ed i ''kampilang'' che teneva alla cintura,
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poi prese fra le braccia quel corpo inerte e si diresse verso la riva del lago.
 
Sheu-Kin e Pram-Li, già al corrente dei disegni del cinese, avevano preso il primo ministro del Sultano.
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Bunga ordinò loro d'imbarcarsi e di seguire la grande ''canoa'' senza perdere tempo.
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Le ''canoe'' si erano appena scostate dalla riva, quando nel villaggio scoppiarono urla tremende.
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– Provatevi! – tuonò Hong.
 
Ciò detto diede il comando ai rematori di prendere il largo e di
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riunirsi alla flottiglia, la quale già si trovava tanto lontana da far perdere ai guerrieri ogni speranza di poterla raggiungere a nuoto.
 
– Essi nulla tenteranno fino al nostro ritorno – disse Hong, volgendosi verso Bunga, il quale non sembrava ancora rassicurato. – La minaccia che abbiamo pronunciata basterà a calmarli.
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– Bada che se ti muovi io ti uccido – gli disse freddamente.
 
Vedendo l'uomo giallo armare il fucile, il monarca ebbe paura.
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Il suo ministro non aveva osato muoversi e batteva i denti pel terrore.
 
– Ascoltami – disse il cinese, sedendosi dinanzi al Sultano.
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Il monarca non rispose: egli guardava ferocemente Hong, Bunga ed il malese Pram-Li che era allora entrato sotto il padiglione.
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– Preparate due funi e legate due pietre pesanti – disse il cinese. – Serviranno a questi due uomini.
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– Io ho mantenuto la mia parola – disse il Sultano con voce fremente.
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– Ed io ora manterrò la mia – rispose Hong.