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ATTO SECONDO
ATTO SECONDO 3*

Aspasia. Sono i tuoi dubbi alfine
3*

Aspasia.
Ross a ne.

Aspasia.

Rossane.

Aspasia.

Lisimaco.

Aspasia.

Lisimaco.

Aspasia.

Lisimaco.

Aspasia.

Sono i tuoi dubbi alfine
terminati, o Rossane?
terminati, o Rossane?
Ross a ne. (come sopra) (Io non ritrovo

(come sopra) (Io non ritrovo

di nodi si tenaci
di nodi si tenaci
tanta ragion.)
tanta ragion.)
Aspasia. Che fai? Mi guardi e taci!

Rossane. Ammiro quel volto,
Che fai? Mi guardi e taci!
Ammiro quel volto,
vagheggio quel ciglio,
vagheggio quel ciglio,
che mette in periglio
che mette in periglio
la pace d’un re.
la pace d’un re.

Un’alma confusa
Un’alma confusa
da tanta bellezza
da tanta bellezza
è degna di scusa,
è degna di scusa,
se manca di fé. (parte)
se manca di fé. (parte)

SCENA V
SCENA V

Aspasia, poi Lisimaco.
Aspasia, poi Lisimaco.
Aspasia. Che amari detti! O gelosia tiranna,

Che amari detti! O gelosia tiranna,
come tormenti un cor! Ti provo, oh Dio!
come tormenti un cor! Ti provo, oh Dio!
per Lisimaco anch’io.
per Lisimaco anch’io.
Lisimaco. (Solo un istante

(Solo un istante

bramerei rivederla, e poi... M’inganno?
bramerei rivederla, e poi... M’inganno?
ecco il mio ben.)
ecco il mio ben.)
Aspasia. Non può ignorar ch’io viva:

Non può ignorar ch’io viva:
troppo è pubblico il caso. Ah! d’altra fiamma
troppo è pubblico il caso. Ah! d’altra fiamma
arde al certo l’ingrato; ed io non posso
arde al certo l’ingrato; ed io non posso
ancor di lui scordarmi? Ah! si, disciolta
ancor di lui scordarmi? Ah! si, disciolta
da questi lacci ormai... (volendo partire)
da questi lacci ormai... (volendo partire)
Lisimaco. Mia vita, ascolta.

Aspasia. Chi sua vita mi chiama?... Oh stelle!
Mia vita, ascolta.
Lisimaco. Il tuo

Chi sua vita mi chiama?... Oh stelle!

Il tuo

Lisimaco fedele. A rivederti
Lisimaco fedele. A rivederti

pur, bella Aspasia, il mio destiti mi porta.
pur, bella Aspasia, il mio destiti mi porta.
Aspasia. Aspasia! Io non son quella: Aspasia è morta.


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Aspasia! Io non son quella: Aspasia è morta.