Pagina:Il Baretti - Anno II, n. 13, Torino, 1925.djvu/3: differenze tra le versioni

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''il giaciglio ad un cuore cui il rombo del mondo
''il giaciglio ad un cuore cui il rombo del mondo
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''«Vedi, son più fragile d’un fiore di melo,
''«Vedi, son più fragile d’un fiore di melo,
''e più godo della pace che mi agnelletto innocente;
''e più godo della pace che un agnelletto innocente;
''e tutta via il ferro la pietra i semi del fuoco
''e tutta via il ferro la pietra i semi del fuoco
''giacciono, perigliosi, entro il mio petto esagitato.
''giacciono, perigliosi, entro il mio petto esagitato.
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''Io discendo una scatto marmorea
''Io discendo una scalèa marmorea
''ove, nel inceso, posa im corpo scusa testa;
''ove, nel mezzo, posa im corpo scusa testa;
''ivi s’accaglia il sangue del mio fratello diletto,
''ivi s’accaglia il sangue del mio fratello diletto,
''mentr’io strascico dietro il fruscio leggero
''mentr’io strascico dietro il frùscio leggero
''della mia clàmide di porpora».
''della mia clàmide di porpora».
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''ove le lue labbra vampeggiano, ivi fioriscono
''ove le lue labbra vampeggiano, ivi fioriscono
''innumerevoli corolle,
''innumerevoli corolle,
''e il tuo corpo sembra, fra messo, fluirvi
''e il tuo corpo sembra, fra mezzo, fluirvi
''come una neve floreale;
''come una neve floreale;
''fin che ogni arbusto ruscello d’accordi,
''fin che ogni arbusto ruscella d’accordi,
''e si trasmuta in un alloro un gàlbano un àloè...».
''e si trasmuta in un alloro un gàlbano un àloè...».
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Alla grande dispersione romantica, dovuta soprattutto all’ansia di annettersi nuovi domini, seguita la distillazione diligentissima, per elementi supremi, dell’«arte per arte».
Alla grande dispersione romantica, dovuta soprattutto all’ansia di annettersi nuovi domini, seguita la distillazione diligentissima, per elementi supremi, dell’«arte per arte».


Fu un bene ed un male. Ma certo un bene, se si voglia considerar le cose dal lato del «verace linguaggio dell’anima», dello stile cioè, che venne acquistando significati e magnificenze sino allora ignoti. Il romanticismo, nell’abatino verso forme nuove, e nel travaglio d’infrazione delle vecchie, aveva, tranne pochissime individualità, mal riflettuto al problema formale. Il suo era un problcmo di contenuto, anzi ogni cosa.
Fu un bene ed un male. Ma certo un bene, se si voglia considerar le cose dal lato del «verace linguaggio dell’anima», dello stile cioè, che venne acquistando significati e magnificenze sino allora ignoti. Il romanticismo, nell’affanno verso forme nuove, e nel travaglio d’infrazione delle vecchie, aveva, tranne pochissime individualità, mal riflettuto al problema formale. Il suo era un problema di contenuto, anzi ogni cosa.


Col chiuder invece l’Arte entro le muraglie dei suoi propri reami, il problema della forma veniva ad assumer senso dissueto ed importante. Non più l’oggetto d’espressione, ma i! mezzo d’espressione venne ad essere il fulcro dell’indagine sulle fondamenta creative.
Col chiuder invece l’Arte entro le muraglie dei suoi propri reami, il problema della forma veniva ad assumer senso dissueto ed importante. Non più l’oggetto d’espressione, ma il mezzo d’espressione venne ad essere il fulcro dell’indagine sulle fondamenta creative.


Le correnti romantiche sboccate, sul declino del secolo scorso, attraverso molteplici trasfigurazioni, nell’alveo simbolista, alimentarmi ivi una stupenda primavera ripense.
Le correnti romantiche sboccate, sul declino del secolo scorso, attraverso molteplici trasfigurazioni, nell’alveo simbolista, alimentarmi ivi una stupenda primavera ripense.
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L’espressione non paia maldestra. Sarebbe disagevole trovarne, se si pensi, una più esatta per il fenomeno, notissimo in letteratura, che incide di se il primo Dauthendei. Nell’«Ultravioletto»,<section end="s1" />
L’espressione non paia maldestra. Sarebbe disagevole trovarne, se si pensi, una più esatta per il fenomeno, notissimo in letteratura, che incide di se il primo Dauthendei. Nell’«Ultravioletto»,<section end="s1" />


'''Romanzi - Finzione'''
{{A destra|{{type|f=120%|'''Romanzi - Finzione '''}}}}
{{VoceIndice|larghezzap=45|titolo={{Sc|A. Aniante}}: ''Sara lilas'' - Romanzo di Montmartre|pagina=L. 10}}

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''Si spediscono franchi di porto contro vaglia all’editore Pietro Gobetti via XX Settembre, 60, Torino, agli abbonati al Baretti sconto del 10%.''
{{Sc|R. Franchi}}: ''La Maschera'' » 5

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''Si spediscono franchi di porto contro vaglia all’editore Pietro Gobetti via XX Settembre, 60, Torino, agli abbonali al Baretti sconto del 10%.''


<section begin="s2" />ed anche nelle opere seguenti, colpisce l’applicazione sistematica d’un processo di amalgama delle sensazioni visive auditive tattili.
<section begin="s2" />ed anche nelle opere seguenti, colpisce l’applicazione sistematica d’un processo di amalgama delle sensazioni visive auditive tattili.
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Il procedimento è vecchio; non si dubita. Già nella «Sensitiva» di Shelley si parla di ''«Un pròfumo il acuto, che giungeva nel scino come una musica»''. Ma ivi è questione d’un tratto sporadico: qui, invece, d’una applicazione costante.
Il procedimento è vecchio; non si dubita. Già nella «Sensitiva» di Shelley si parla di ''«Un pròfumo acuto, che giungeva nel senso come una musica»''. Ma ivi è questione d’un tratto sporadico: qui, invece, d’una applicazione costante.


{{Centrato|•••}}
{{Centrato|•••}}
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''la Notte.
''la Notte.


''Il mio uore, che riposava
''Il mio cuore, che riposava
''assopito con la terra,
''assopito con la terra,
''sovrasalita.
''sovrasalta.


''Chi mi chiamo?
''Chi mi chiamo?
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''«Fu precoce, delicato, triste»'': tali parole che al Poeta suggerisce l’«Anatolio» di Schnitzler, potrebbero benissimo esser valide per lui stesso.
''«Fu precoce, delicato, triste»'': tali parole che al Poeta suggerisce l’«Anatolio» di Schnitzler, potrebbero benissimo esser valide per lui stesso.


Precocità presuppone un’epoca di concentramento, di secessione completa da tutto ciò che è capace di turbare i tranquilli laghi dello spirito. Ed infatti Hofmannsthal, il cui primo libro, «La morte di Tiziano», risale al 1882, quando cioè egli avevn diciotto anni, visse lo spazio anteriore in erma solitudine intima.
Precocità presuppone un’epoca di concentramento, di secessione completa da tutto ciò che è capace di turbare i tranquilli laghi dello spirito. Ed infatti Hofmannsthal, il cui primo libro, «La morte di Tiziano», risale al 1882, quando cioè egli aveva diciotto anni, visse lo spazio anteriore in erma solitudine intima.


Vi sono alcune indoli poetiche che possiamo, senza difformazioni, affigurar a quei saltatori che si attrappiscono e si raccolgono in sé stessi prima di lanciarsi, per conseguir un balzo più lungo. Altre, por contro, cui questo sforzo preliminare sgagliarda e d intormentisce per sempre il vigore del muscoli.
Vi sono alcune indoli poetiche che possiamo, senza difformazioni, affigurar a quei saltatori che si attrappiscono e si raccolgono in sé stessi prima di lanciarsi, per conseguir un balzo più lungo. Altre, por contro, cui questo sforzo preliminare sgagliarda ed intormentisce per sempre il vigore del muscoli.


Hofmannsthal è delle ultime.
Hofmannsthal è delle ultime.


In lui la poesia è rimasta in bocci, non s’é espansa in corolle, come un ro aio strinato da tuia brina improvvisa. Non ostante che, forse, alcuni, sottilizzando, potrebbero inferire la primazia della promessa sullo sviluppo integro, e della gemma sul fiore.
In lui la poesia è rimasta in bocci, non s’é espansa in corolle, come un roaio strinato da una brina improvvisa. Non ostante che, forse, alcuni, sottilizzando, potrebbero inferire la primazia della promessa sullo sviluppo integro, e della gemma sul fiore.


Ognuno rammenta una pagina di Gauthier che è nella prefazione ai «Fleurs du mal». Il lirico francese esplora sin le stirpi più remote del meraviglioso albero della Poesia. Egli ne segue grado grado il consurgere, dalla sementa da prima gittata nella gleba creatrice, sino al terminale ghirlandarsi fruttuoso.
Ognuno rammenta una pagina di Gauthier che è nella prefazione ai «Fleurs du mal». Il lirico francese esplora sin le stirpi più remote del meraviglioso albero della Poesia. Egli ne segue grado grado il consurgere, dalla sementa da prima gittata nella gleba creatrice, sino al terminale ghirlandarsi fruttuoso.


''«Il Poeta può da allora (da quando cioè imprende a batter la propria strada) considerarsi come avulso da! resto degli uomini. In lui, l’azione s’arresta; egli non vive più, nui diviene lo spettatore della vita. Ogni sensazione gli diventa pretesto d’analisi. Involontariamente, egli si sdoppia, e, in assenza d’altro soggetto, si fa il delatore di sé stesso. Se gli manca un cadavere da sezionare, si prostende egli stesso stilla lastra di marmo nero, e, per un prodigio frequente in letteratura, affonda il bìsturi nel suo cuore medesimo»''.
''«Il Poeta può da allora (da quando cioè imprende a batter la propria strada) considerarsi come avulso dal resto degli uomini. In lui, l’azione s’arresta; egli non vive più, ma diviene lo spettatore della vita. Ogni sensazione gli diventa pretesto d’analisi. Involontariamente, egli si sdoppia, e, in assenza d’altro soggetto, si fa il delatore di sé stesso. Se gli manca un cadavere da sezionare, si prostende egli stesso sulla lastra di marmo nero, e, per un prodigio frequente in letteratura, affonda il bìsturi nel suo cuore medesimo»''.


L’arte di Hofmannsthal s’è fermata a questa fase. Per lui il mondo esiste — e come! Ma totalmente a scapito dell’altro, di cui l'esteriore non è che il simbolo impreciso. Hofmannsthal è un caratteristico esempio di quei temperamenti refrattari alla vita, che, per quanto s'argomentino di rimontarne il corso verso le sorgenti native, son tuttavia respinti dalla correntìa la cui violenza non riescono a sopravvincere. Ed è notevole a prezzo di quali tremende lacerazioni il Poeta cerchi squarciare il velo greve che gli si è avvolto alle palpebre.
L’arte di Hofmannsthal s’è fermata a questa fase. Per lui il mondo esiste — e come! Ma totalmente a scapito dell’altro, di cui l'esteriore non è che il simbolo impreciso. Hofmannsthal è un caratteristico esempio di quei temperamenti refrattari alla vita, che, per quanto s'argomentino di rimontarne il corso verso le sorgenti native, son tuttavia respinti dalla correntìa la cui violenza non riescono a sopravvincere. Ed è notevole a prezzo di quali tremende lacerazioni il Poeta cerchi squarciare il velo greve che gli si è avvolto alle palpebre.


Di questo affanno verso le libere potenze della vita in atto è corrosiva testimonianza «Lo stolto e la morte», una specie di dramma lirico ove nello stollo (Claudio) è adombrato l’autore stesso.
Di questo affanno verso le libere potenze della vita in atto è corrosiva testimonianza «Lo stolto e la morte», una specie di dramma lirico ove nello stolto (Claudio) è adombrato l’autore stesso.


Se uc sprigiona una «Weltanschaming» desolata ed acre, come un sentore di crisantemi putri.
Se ne sprigiona una «Weltanschaming» desolata ed acre, come un sentore di crisantemi putri.


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Riga 216: Riga 210:
''dalle gigantesche vele gialle
''dalle gigantesche vele gialle
''trapassa, verso sera, sulle acque
''trapassa, verso sera, sulle acque
''cupe i cileslri, presso
''cupe i cilestri, presso
''una città: la sua città natia.
''una città: la sua città natia.
''Egli allora riguarda le strade,
''Egli allora riguarda le strade,
Riga 243: Riga 237:
''Con un fiato profondo ed umide labbra,
''Con un fiato profondo ed umide labbra,
''ella giaceva nella grande tenebra,
''ella giaceva nella grande tenebra,
''ascoltando il brilire delle cose segrete.
''ascoltando il bruire delle cose segrete.
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Riga 263: Riga 257:
''allora aliò nella notte un suono dolce,
''allora aliò nella notte un suono dolce,
''come se s’udisse sommessamente modular il flauto
''come se s’udisse sommessamente modular il flauto
''che il fanno pentivo si stringe nalla mano,
''che il fanno pensivo si stringe nalla mano,
''erto presso l’oscuro laureto,
''erto presso l’oscuro laureto,
''presso l’aiolo delle violette notturne.
''presso l’aiolo delle violette notturne.
Riga 282: Riga 276:
''Nelle striscie dì chiaro di luna
''Nelle striscie dì chiaro di luna
''le libellule danzavano,
''le libellule danzavano,
''e sullo stagno si distendeva mi molle bagliore,
''e sullo stagno si distendeva un molle bagliore,
''mentre esso sciabordava brillando.
''mentre esso sciabordava brillando.
''E non so se fossero cigni,
''E non so se fossero cigni,
Riga 312: Riga 306:
Cosi Angelus Silesius, che esprime forse la vetta più alta della lirica mistica, del viaggio e delle ambagi d’uno spirito alla ricerca del porto oltresiderale.
Cosi Angelus Silesius, che esprime forse la vetta più alta della lirica mistica, del viaggio e delle ambagi d’uno spirito alla ricerca del porto oltresiderale.


L’epoca moderna segna mi rigoglio potente della poesia religiosa: esso corrisponde, del resto a un intimo bisogno dell’anima tedesca. Il popolo germanico traversa oggi una crisi tremenda; e necessità imprescindibile di vita è per esso, l’ideal cibo della speranza.
L’epoca moderna segna un rigoglio potente della poesia religiosa: esso corrisponde, del resto a un intimo bisogno dell’anima tedesca. Il popolo germanico traversa oggi una crisi tremenda; e necessità imprescindibile di vita è per esso, l’ideal cibo della speranza.


Se la maggior parte dei conterranei guarda a Rainer Maria Rilke come ad un segnacolo, è, più che per la portentosa perfezione dei suoi canti impeccabili, per quello che in essi manifesta di fiducia inconcussa un’anima che ha sopravvinto il dissidio interiore e conciliatolo in una realtà superna.
Se la maggior parte dei conterranei guarda a Rainer Maria Rilke come ad un segnacolo, è, più che per la portentosa perfezione dei suoi canti impeccabili, per quello che in essi manifesta di fiducia inconcussa un’anima che ha sopravvinto il dissidio interiore e conciliatolo in una realtà superna.


Ascoltale questo frammento encomiàstico che ha tutta la musicalità solenne d’una passacaglia per l’organo di Pachelbel, o di Buxtehude:
Ascoltate questo frammento encomiàstico che ha tutta la musicalità solenne d’una passacaglia per l’organo di Pachelbel, o di Buxtehude:


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''or sommesso ed or sonoro...».</poem>
''or sommesso ed or sonoro...».</poem>


Ed in tale sccurità tranquilla, tramontano la nostalgia ed i desideri, di cui il Poeta ha già cantato:
Ed in tale securità tranquilla, tramontano la nostalgia ed i desideri, di cui il Poeta ha già cantato:


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''«Ecco la nostalgia: rimaner saldo tra il flutto,
''«Ecco la nostalgia: rimaner saldo tra il flutto,
''e ninna patria possedere nel Tempo.
''e niuna patria possedere nel Tempo.
''Ed ecco i desideri: bisbiglio
''Ed ecco i desideri: bisbiglio
''dell’ore cotidiane dialoganti con l’Eterno».
''dell’ore cotidiane dialoganti con l’Eterno».
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''«Niuno può dirmi fin dove s’estendano i limiti
''«Niuno può dirmi fin dove s’estendano i limiti
''(della mia vita:
''(della mia vita:
''s’io non sia anche la ferzo dell’Uragano,
''s’io non sia anche la forza dell’Uragano,
''o l’onda d’un lagnine,
''o l’onda d’un lagume,
''o una delle pallide, delle scialbe
''o una delle pallide, delle scialbe
''betole che tremano nel vento gelido di primavera».
''bètule che tremano nel vento gelido di primavera».
</poem>
</poem>


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Nato in Boemia, a Praga, nel 1875, egli non tradisce il suo nascimento in quella che Wagner dice - la terra degli arpeggiatori e dei cantori nomadi».<section end="s3" />
Nato in Boemia, a Praga, nel 1875, egli non tradisce il suo nascimento in quella che Wagner dice - la terra degli arpeggiatori e dei cantori nomadi».<section end="s3" />


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{{Sc|M. Vinciguerra}}: ''Un quarto di secolo'' (1900-1935) 5»


''Si spediscono franchi di porto contro vaglia all editore Pietro Gobetti via XX Settembre, 60, Torino, agli abbonati al Baretti sconto del 10%.''
''Si spediscono franchi di porto contro vaglia all editore Pietro Gobetti via XX Settembre, 60, Torino, agli abbonati al Baretti sconto del 10%.''