Pagina:Il Baretti - Anno II, n. 14, Torino, 1925.djvu/1: differenze tra le versioni

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se gli prolunghi clic è sempre da niente è tempre; stridulo che non mare del conti - — s’impenna Pag¬ ina resta al palo, e ida fiumana continua il loro il cappello I Anche l'ombra ha il suo da fare ncU'cconomia della luce. Non vuol dire clic ci si abbia a iscrivere al suo partito. Renan nota che Voltaire lavorò la guerra con la guerra, c fece l e¬ ne I Ora, si tratta di andar oltre, c’c qualcosa di meglio dà fare. Disfare il fatto, senza opporvisi, imitili I - - pel suo meglio, «li là. Ciò dice molto nuche per intendere il senso particolarissimo c inconfondibile, clic lui Reumi della Storia, la fan¬ tasia di Dio. Per noi, clic ascoltiamo rEiiri'co IV di Pirandello, c siamo stati avvezzi alle strepitose manovre sulla storia, compiute dalla buon’anima, in termine sincero, di Carducci, la Storia ci pare un lenzuolo funerario, un po' sempre. Gli è che leggiamo la lettera. Invidiamo quasi, il riposo di quelle date c di quei «lati «li fatto, che non debbono più avvenire, che sono forma perfetta, dunque:
se gli prolunghi clic è sempre da niente è tempre; stridulo che non mare del conti - — s’impenna Pag¬ ina resta al palo, e ida fiumana continua il


RENAN


loro il cappello I Anche l'ombra ha il suo da fare ncU'cconomia della luce. Non vuol dire clic ci si abbia a iscrivere al suo partito. Renan nota che Voltaire lavorò la guerra con la guerra, c fece l e¬ ne I Ora, si tratta di andar oltre, c’c qualcosa di meglio dà fare. Disfare il fatto, senza opporvisi, imitili I - - pel suo meglio, «li là. Ciò dice molto nuche per intendere il senso particolarissimo c inconfondibile, clic lui Reumi della Storia, la fan¬ tasia di Dio. Per noi, clic ascoltiamo rEiiri'co IV di Pirandello, c siamo stati avvezzi alle strepitose manovre sulla storia, compiute dalla buon’anima, in termine sincero, di Carducci, la Storia ci pare un lenzuolo funerario, un po' sempre. Gli è che leggiamo la lettera. Invidiamo quasi, il riposo di quelle date c di quei «lati «li fatto, che non debbono più avvenire, che sono forma perfetta, dunque:


morte. E invece ogni storia è sacra, in <|uauto «lie- tro il dorso del leggibile c del fatto, avviene, c- ternn, la gran logica equorea, il fluido di risvegli, «Iella linea di Dio. L'eterno Ritorno è la cantonata di Nietzsche. L’Ila scontata, pure!
morte. E invece ogni storia è sacra, in <|uauto «lie- tro il dorso del leggibile c del fatto, avviene, c- ternn, la gran logica equorea, il fluido di risvegli, «Iella linea di Dio. L'eterno Ritorno è la cantonata di Nietzsche. L’Ila scontata, pure!
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Questo senso «Iella storia, chiaroveggenza re¬ sponsabilissima, nella quale ogni coscienza «leve sentirsi non credersi, centro vivido, anche della più stupida materia moria c lontana, che riposa, per vivere, su tutte le stelle ferite di occhi «lei firma¬ mento sommerso sotto il santo oceano laico di Dio.
Questo senso «Iella storia, chiaroveggenza re¬ sponsabilissima, nella quale ogni coscienza «leve sentirsi non credersi, centro vivido, anche della più stupida materia moria c lontana, che riposa, per vivere, su tutte le stelle ferite di occhi «lei firma¬ mento sommerso sotto il santo oceano laico di Dio.


c non è dunque materia, ina condizione deU'lnvisi-
c non è dunque materia, ina condizione deU'lnvisibile, per


bile, per


esistere, e la precisa disti
esistere, e la precisa disti
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triche c i paragrafi delle stampe e gli alfabeti di¬ strutti, chi dici: il raggio c fa il vestito tutta una verità con l'anima, non deponibilc fuori... Il cen¬ tro di Dio esplode in mondo, ma non ritorna, que¬ sto, dall'origine, se non per perdersi fuori, in ca- postorni cd in lussurie di terre, clic i cavalli di Giobbe col boccone divorano e non giungono il centro, l'Ilo scritto. L’uno sta, certo, prima. E' centro, E «Assolve ogni fuori. E, se espiale, spa¬ ra tutte le grammatiche della natura gentile. Va bene, clic quelle poi ricompongono l'origine in un organismo concreto. E il prete di Ne mi che vuol disfare la lettera, se non provvede in tempo, muo¬ re giusto al quint’atto. Il dramma è di Renan.
triche c i paragrafi delle stampe e gli alfabeti di¬ strutti, chi dici: il raggio c fa il vestito tutta una verità con l'anima, non deponibilc fuori... Il cen¬ tro di Dio esplode in mondo, ma non ritorna, que¬ sto, dall'origine, se non per perdersi fuori, in ca- postorni cd in lussurie di terre, clic i cavalli di Giobbe col boccone divorano e non giungono il centro, l'Ilo scritto. L’uno sta, certo, prima. E' centro, E «Assolve ogni fuori. E, se espiale, spa¬ ra tutte le grammatiche della natura gentile. Va bene, clic quelle poi ricompongono l'origine in un organismo concreto. E il prete di Ne mi che vuol disfare la lettera, se non provvede in tempo, muore giusto al quint’atto. Il dramma è di Renan.
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Franco.
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LIRICA INGLESE ODIERNA


Un evo tumultuoso c grande è spirato, come il messaggero di Maratona, esausto per la sua corsa frenetica di annunziatore, sulle soglie del secolo. Come entro le spire della conca marina, noi ne percepiamo ancora, molteplice c remoto, il rombo persistente.
Un evo tumultuoso c grande è spirato, come il messaggero di Maratona, esausto per la sua corsa frenetica di annunziatore, sulle soglie del secolo. Come entro le spire della conca marina, noi ne percepiamo ancora, molteplice c remoto, il rombo persistente.


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Il suo « Song of poplnrs » si riscatta tuttavia in fine per una strofe perfetta.
Il suo « Song of poplnrs » si riscatta tuttavia in fine per una strofe perfetta.


« So, I bave tuned my music to thè trees, and thè re werc voiccs, di in below their shrillncss, voice* of thè bill», and a gol¬ den cry
« So, I bave tuned my music to thè trees, and thè re werc voiccs, di in below their shrillncss, voice* of thè bill», and a golden cry


and then wast silcnccs ».
and then wast silcnccs ».


Noi non possiamo in nostro cuore che augurar¬ gli «li spogliar al più presto la cosparsa « scn- sibleric > che stabilisce tra lui e la poesia del¬ l’ottocento primo, relazioni cosi manifestamente illegittime,
Noi non possiamo in nostro cuore che augurar¬ gli «li spogliar al più presto la cosparsa « scn- sibleric > che stabilisce tra lui e la poesia del¬ l’ottocento primo, relazioni cosi manifestamente illegittime,
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E1.10 Gianturco,


IL BARETTI
IL BARETTI