Pagina:Il Baretti - Anno II, n. 1, Torino, 1925.djvu/4: differenze tra le versioni

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Direste che questa fosse la conclusione potuta scrivere da urto scolaro di Croce c dì Gentile, se non sapeste che Renato Serra collaboratore della tl’oce», «rivista dell’idealismo militante», stimava così poco i suoi amici ’del «gruppo fiorentino», da non desiderare neppure di conoscerli.
Direste che questa fosse la conclusione potuta scrivere da urto scolaro di Croce c dì Gentile, se non sapeste che Renato Serra collaboratore della tl’oce», «rivista dell’idealismo militante», stimava così poco i suoi amici ’del «gruppo fiorentino», da non desiderare neppure di conoscerli.


Fra i tanti non strinse amicizia che col De Roberts, appartenente come ognuno sa, all’ultima
Fra i tanti non strinse amicizia che col De Roberts, appartenente come ognuno sa, all’ultima «Voce » a quella esclusivamente letteraria ed artistica del 1914-1915.
< Voce > a quella esclusivamente letteraria cd artistica del 19(4-1915.


Ma non parliamo di questi, nè degli uomini politici voeiani che il giolittinuo c tripolino Renato Serra aveva in uggia; poiché non c nei nostri intenti di fare qui ad essi il processo per «tutto il male» che hanno fallo; molto più che Serra seppe prestissimo immunizzarsene collo starne lontano c col pensare ad altro. L’abituale indolenza ctl il naturale scetticismo, (pianto il giovanile insegnamento carducciano di Severino Ferrari, gli impedirono (li diventare imo scolaro dei maestri surricordati, ina del Croce specialmente, di cui non rimase mai altro che un lettore ammirato, per rivendicare anche ili fronte a lui la sua libertà di uomo e di pensatore; siccome il Carducci coll’esempio gli aveva insegnato.
Ma non parliamo di questi, nè degli uomini politici voeiani che il giolittinuo c tripolino Renato Serra aveva in uggia; poiché non c nei nostri intenti di fare qui ad essi il processo per «tutto il male» che hanno fallo; molto più che Serra seppe prestissimo immunizzarsene collo starne lontano c col pensare ad altro. L’abituale indolenza ctl il naturale scetticismo, (pianto il giovanile insegnamento carducciano di Severino Ferrari, gli impedirono (li diventare imo scolaro dei maestri surricordati, ina del Croce specialmente, di cui non rimase mai altro che un lettore ammirato, per rivendicare anche ili fronte a lui la sua libertà di uomo e di pensatore; siccome il Carducci coll’esempio gli aveva insegnato.