Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/236: differenze tra le versioni
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{{Pt|viva|serviva}} al maestro per farsi la barba, e si lisciò i capelli con tutte e due le mani: poi cominciò ad aggirarsi per la stanza, senza scopo, spostando e rimettendo a posto oggetti che non toccava mai, fermandosi ogni tanto davanti alla finestra, stordita come la mosca che s’illude di poter volare attraverso i vetri; infine salì sul soppalco, ridiscese subito, e il suo primo sguardo fu per la lettera. |
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viva al maestro per farsi la barba, e si lisciò i |
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capelli con tutte e due le mani: poi cominciò |
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— Bisogna che domani vada ad avvertire in casa di lui, — disse, ripiegandola e riponendola nella sua tasca profonda: e aggrottò le ciglia fingendo di essere annoiata. |
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ad aggirarsi per la stanza, senza scopo, spo¬ |
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stando e rimettendo a posto oggetti che non |
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Più tardi, quando fu andata a chiudere il cancello, tornò con un viso ridente e beffardo e con gli occhi scintillanti di cattiva malizia. |
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toccava mai, fermandosi ogni tanto davanti alla |
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finestra, stordita come la mosca che s’illude di |
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poter volare attraverso i vetri; infine salì sul |
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soppalco, ridiscese subito, e il suo primo sguar¬ |
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do fu per la lettera. |
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— Bisogna che domani vada ad avvertire in |
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casa di lui, — disse, ripiegandola e riponendola |
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nella sua tasca profonda: e aggrottò le ciglia |
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E poichè sapeva che la causa era lei, rise, piegandosi un po’ sul fianco come dovesse stroncarsi per la sua perversa ilarità. |
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fingendo di essere annoiata. |
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Più tardi, quando fu andata a chiudere il |
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Dal lettuccio ove l’ombra indorata dal fuoco già stendeva il suo velo, il maestro la osservava e indovinava tutto. I due fratelli si azzuffavano per un lontano possesso di lei, e lei rideva |
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cancello, tornò con un viso ridente e beffardo |
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e con gli occhi scintillanti di cattiva malizia. |
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— Quei due mammalucchi litigano, e come! |
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no che sembra un toro. |
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Questa sera si ammazzano. |
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E poiché sapeva che la causa era lei, rise, |
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piegandosi un po’ sul fianco come dovesse |
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stroncarsi per la sua perversa ilarità. |
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Dal lettuccio ove l’ombra indorata dal fuoco |
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già stendeva il suo velo, il maestro la osservava |
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e indovinava tutto. I due fratelli si azzuffavano |
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per un lontano possesso di lei, e lei rideva |
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