Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/232: differenze tra le versioni
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— È proprio vero. È proprio così. |
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nella. Sarà Proto? Sarete voi? |
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— La carne di cervo non mi è mai piaciuta, |
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— disse Oesuino con una smorfia di disgusto; |
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— La carne di cervo non mi è mai piaciuta, — disse Gesuino con una smorfia di disgusto; e parve pentito di aver parlato già troppo, e deciso a non proseguire: ma dopo che andò a sedersi accanto al fuoco e si chinò per rattizzarlo, sentì il bisogno prepotente di dichiarare un suo proposito: — se mio fratello commette quella corbelleria, le assicuro però che quella ragazza filerà dritto. Ci penserò io, porco mondo cane! |
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e parve pentito di aver parlato già troppo, e de¬ |
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ciso a non proseguire: ma dopo che andò a se¬ |
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L’arrivo di Marga e di Ola impedì al maestro di fare le sue considerazioni. Del resto tutti i mali del mondo venivano dimenticati quando la presenza di Ola illuminava l’aria intorno: e realmente la sua vestina di lana rossa irradiava un senso di luce e di calore. |
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dersi accanto al fuoco e si chinò per rattiz¬ |
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zarlo, sentì il bisogno prepotente di dichiarare |
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Le sue manine, invece, che il nonno prese entro le sue, erano fredde come state sepolte nel ghiaccio; e anche la punta del nasino, che sfiorò il viso di lui, dava l’impressione di un frutto gelato; ma dalla bocca rossa usciva un vapore tiepido come dalla terra nelle albe di primavera, e i suoi occhi ricordavano il sole nascente. |
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un suo proposito: — se mio fratello commette |
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quella corbelleria, le assicuro però che quella |
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ragazza filerà dritto. Ci penserò io, porco mondo |
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cane ! |
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L’arrivo di Marga e di Ola impedì al mae¬ |
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stro di fare le sue considerazioni. Del resto |
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tutti i mali del mondo venivano dimenticati |
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quando la presenza di Ola illuminava l’aria |
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intorno: e realmente la sua vestina di lana |
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rossa irradiava un senso di luce e di calore. |
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Le sue manine, invece, che il nonno prese |
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entro le sue, erano fredde come state sepolte |
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nel ghiaccio; e anche la punta del nasino, che |
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sfiorò il viso di lui, dava l’impressione di un |
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frutto gelato; ma dalla bocca rossa usciva un |
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vapore tiepido come dalla terra nelle albe di |
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primavera, e i suoi occhi ricordavano il sole |
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— Non ti bacio per non attaccarti la malat¬ |
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