Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/57: differenze tra le versioni

(Nessuna differenza)

Versione delle 21:34, 23 mar 2018


appunti di numismatica italiana 55

duino. Anche al giorno d’oggi, in Lombardore si celebra il 18 agosto una festa in onore di Sant’Agapito1. Nulla quindi di più naturale che quegli abati, oltre i Santi Benigno e Tiburzio, avessero scelto a loro patrono anche Sant’Agapito, e lo rappresentassero sulle loro monete2.

Come i numismatici ben sanno, il nome di S. Agapito figura su due altre monete italiane anonime, e la loro attribuzione è tuttora incerta e discussa. Ne do qui la descrizione, riassumendo quanto ne fu scritto in proposito. Una di queste è la seguente:


Peso gr. 4,400.

D/ - LVCEM: TVAM: DA: NOBIS: DO(mine). Scudo liscio inclinato, identico a quello testé descritto.


  1. Casalis, Dizionario geografico, storico degli Stati di S. M. il Re di Sardegna. Torino, 1841, in-8, Art. Lombardore, pag. 876-79. — Bertolotti, Passeggiale nel Canavese, Vol. I.
  2. Alcuni affermano che gli abati di San Benigno avessero appunto un’officina monetaria in Lombardore, e ciò appoggiandosi ad una certa Grida nella quale sono reprobate ogni monete, ecc . . . facte en le ceche di ... . Montanaro, Lombardore, ecc. Il Promis però nell’opera citata (pag. 10), attesta non esistere alcun documento che provi sufficentemente tale asserzione, e che l’unica zecca di quegli abati si trovava in Montanaro. Tuttavia la comparsa del Sant’Agapito su di una loro moneta può far pensare nuovamente a questa possibilità.