Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/426: differenze tra le versioni
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⚫ | «Quell’istante, che parea prometter loro la felicità, divenne per essi il momento dell’imbarazzo, delle inquietudiui e dei rimorsi. — Come presentarci davanti a Selama?» dicevano; «che cosa gli diremo della perdita di suo figlio? Rabia, voi che avete già |
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⚫ | «Quell’istante, che parea prometter loro la felicità, divenne per essi il momento dell’imbarazzo, delle inquietudiui e dei rimorsi. — Come presentarci davanti a Selama?» dicevano; «che cosa gli diremo della perdita di suo figlio? Rabia, voi che avete già sì ben cominciato ed eseguito il nostro disegno, aiutateci a terminarlo felicemente. — Voi v’ingannaste,» rispos’egli; «quando vi vidi risoluti a versare il sangue di Habib, io cercai di stornarvi da un delitto, fingendo invitarvici, e per ciò solo apparvi vostro complice. Ora mi dilaniano i rimorsi; non sarei in grado d’inventare una menzogna per isvisare il vostro tradimento; i miei sguardi, il mio silenzio, la mia confusione servirebbero invece a scoprirlo. |
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Inventate una favola; il più ardito tra voi la spacci; non vi smentirò, ma m’è impossibile aiutarvi. — Or bene,» ripigliò uno di loro, «me ne incaricherò io. — |
Inventate una favola; il più ardito tra voi la spacci; non vi smentirò, ma m’è impossibile aiutarvi. — Or bene,» ripigliò uno di loro, «me ne incaricherò io. — |
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