Pagina:Vivanti - Sorella di Messalina.djvu/111: differenze tra le versioni
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⚫ | Fu un’epoca meravigliosa. Io non rimpiangevo nulla. Tutto il giorno (per me era sempre giorno... e sempre notte!) sentivo la presenza di Rosàlia, la sua carezza sul mio braccio, sul mio collo, sul mio viso. Appena movevo o stendevo la mia mano incontravo la mano sua, o la sua bocca che mi baciava, o sentivo sotto le dita i morbidi capelli di quella creatura abbattuta e prona accanto a me... |
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Venne il giorno in cui potei alzarmi dal letto. |
Venne il giorno in cui potei alzarmi dal letto. |
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Mi aggirai nel mio mondo di tenebre; andai tastoni, barcollando e brancolando, per la casa. |
Mi aggirai nel mio mondo di tenebre; andai tastoni, barcollando e brancolando, per la casa. |
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Poi |
Poi m’avventurai nel giardino. |
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Poi per le strade. |
Poi per le strade. |
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Avevo paura, avevo terribilmente paura. Paura di ogni rumore, e il mondo pareva pieno di spaventosi fragori nuovi |
Avevo paura, avevo terribilmente paura. Paura di ogni rumore, e il mondo pareva pieno di spaventosi fragori nuovi ch’io non avevo percepito mai! Avevo paura di cadere; paura di sbattere il viso contro un ostacolo; paura di mettere il piede in fallo; paura di attirare l’attenzione, di essere stravagante, di essere ridicolo, di essere compassionevole. |
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