Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/56: differenze tra le versioni
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compagni di viaggio sarebbero partiti alla data stabilita anche senza passaporti, e che il Governo cinese era tenuto a rispondere della loro sicurezza. Cercati inutilmente nuovi pretesti per non cedere (fra i quali quello che non era possibile disturbare, per oscure ragioni politiche, i principi mongoli) finalmente il Wai-wu-pu si decise a rilasciare i desiderati passaporti per la Mongolia contentandosi, come ultima soddisfazione atta a “salvare la faccia„, di rifiutare la loro traduzione in mongolo. Questa traduzione, in verità, avrebbe troppo disturbato i principi. E poi, bisognava ben rifiutare qualche cosa agli stranieri, per un sacrosanto principio, e per non creare precedenti pericolosi. |
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Le trattative dei passaporti fornirono un allegro argomento di conversazione ai ritrovi della piccola città diplomatica di Pechino. Ma nella realtà l’argomento era serio. Esso dimostra che il Governo cinese è oggi quello che era prima delle spedizioni internazionali di sette anni or sono; in esso la stessa ostilità contro gli stranieri, la stessa ignoranza sulle loro cose, una immutata arroganza e una immutata malafede. Le invasioni, le stragi, la guerra in Manciuria, non hanno modificato in nulla gli uomini e le menti cinesi. E qualche solitario che segue attentamente tutti i piccoli fatti nelle quotidiane relazioni diplomatiche col Governo cinese, riconosce oggi i gravi sintomi di xenofobia che precedettero l’assedio alle Legazioni, e prevede una nuova |
Le trattative dei passaporti fornirono un allegro argomento di conversazione ai ritrovi della piccola città diplomatica di Pechino. Ma nella realtà l’argomento era serio. Esso dimostra che il Governo cinese è oggi quello che era prima delle spedizioni internazionali di sette anni or sono; in esso la stessa ostilità contro gli stranieri, la stessa ignoranza sulle loro cose, una immutata arroganza e una immutata malafede. Le invasioni, le stragi, la guerra in Manciuria, non hanno modificato in nulla gli uomini e le menti cinesi. E qualche solitario che segue attentamente tutti i piccoli fatti nelle quotidiane relazioni diplomatiche col Governo cinese, riconosce oggi i gravi sintomi di xenofobia che precedettero l’assedio alle Legazioni, e prevede una nuova êra di sangue. |
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L’attesa dei passaporti non ritardava i preparativi per la partenza delle automobili. Da Shang-hai, per la ferrovia di Han-kow, era giunto un carico di benzina e di olio destinato ai rifornimenti lungo la via della Mongolia. Una carovana di 14 muli era partita da Pechino con questo carico, e il giorno 4 di Giugno un telegramma spedito dalla Banca Russo-Cinese di Kalgan annunziava che 19 cammelli si trovavano già in viaggio per la Mongolia sotto la guida di un Lama carovaniere, trasportando ai pozzi di Pong-kiong, di Udde e alla città di Urga la benzina e l’olio. Un primo deposito ci aspettava a Kalgan. |
L’attesa dei passaporti non ritardava i preparativi per la partenza delle automobili. Da Shang-hai, per la ferrovia di Han-kow, era giunto un carico di benzina e di olio destinato ai rifornimenti lungo la via della Mongolia. Una carovana di 14 muli era partita da Pechino con questo carico, e il giorno 4 di Giugno un telegramma spedito dalla Banca Russo-Cinese di Kalgan annunziava che 19 cammelli si trovavano già in viaggio per la Mongolia sotto la guida di un Lama carovaniere, trasportando ai pozzi di Pong-kiong, di Udde e alla città di Urga la benzina e l’olio. Un primo deposito ci aspettava a Kalgan. |