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mio. Egli seguitò a parlarmene, come se la colpa fosse stata mia, e quasi, secondo lui, avrei dovuto esigere dal capo d’ufficio che riconoscesse senz’altro il suo desiderio; perchè lo dovevo aiutare e perchè a me solo egli era sinceramente amico. Quando mi salutò, rimpiansi di avergli lasciato dire tutte quelle cose e convenni ch’era riuscito, come il solito, a ingannarmi e a farmi rispondere com’egli voleva.
I NI MIC

mio. Egli seguitò a parhutnenc, «me 1 se la
Passò una settimana senza che ci parlassimo. Lo vedevo, alcuna volta, entrare dentro qualche stanza dei nostri colleghi, lesto lesto, quasi rasente i muri, con in mano le carte d’ufficio; ma pareva che non volesse guardare in viso nessuno; e io, allora, mi ritenevo dal chiamarlo. Mi venne, però, la curiosità di sapere perchè veniva più spesso di prima nel corridoio della mia sezione; e cominciai a fare qualche domanda a quelli dai quali lo avevo visto escire. Ma non seppero dirmi niente. Soltanto riuscii ad accertarmi che lavorava molto più di prima e che s’era fatto uno dei più assidui di tutto il Ministero.
colpa fosse siala mia, c quasi, secondo lui, avrei

dovuto esigere dal capo d'ufficio die ricono¬
All’improvviso, una mattina, si fece su la soglia della mia stanza. Benchè non ne avessi
scesse senz’altro il suo desiderio; perché Io
dovevo aiutare e perchè a ime solo egli era sin¬
ceramente amico. Quaudo mi salutò, rimpiansi
di avergli lasciato dire tutte quelle cose e con¬
venni ch'era riuscito, come il solito, a ingan¬
narmi c a fallili rispondere com’egli voleva.
Passò una settimana senza clic ci parlas¬
simo. Lo vedevo, alcuna volta, entrare denlro
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quasi rasente i muri, con* in maino le carte
d’ufficio; ma pareva che non volesse guardare
in viso nessuno; e io, allora, mi ritenevo dal
chiamarlo. Mi venne, però, la curiosità di sa¬
pere perchè veniva più spesso di prima nel
corridoio della mia sezione; e cominciai a fare
qualche domanda a quelli dai quali lo avevo
visto cscire, Ma non seppero dirmi niente. Sol¬
tanto riuscii ad accertarmi clic lavorava mollo
più di prima c che s’era fatto uno dei più as¬
sidui di tutto il Ministero.
All'improvviso, una mattina, si fece su la
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