Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/486: differenze tra le versioni

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voce lo esclamarono scomunicato; e il papa lo proferì decaduto dai regni di Germania e d’Italia, dispensò dal giuramento prestatogli, sospese i vescovi adunati a Worms, e spedì due legati per disobbligare popoli e principi dall’obbedienza. Fu un applauso generale tra’ Sassoni e Turingi, che, adottato per grido di guerra ''San Pietro'', si prepararono a deporre Enrico. Visto il pericolo, questi (come fece Napoleone I dopo le sue sconfitte) scarcerò i principi e i vescovi che deteneva: ma già la lega contro di lui abbracciava tutta Germania; onde, avvistosi che l’esercito non basterebbe contro la volontà del popolo, scese a trattative; e si convenne di rimettere la causa al pontefice, dichiarando scaduto Enrico se, entro un anno, non fosse ribenedetto.
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ILLUSTRI ITALIANI
Il papa era dunque preso ad arbitro, cioè ad esprimere il voto della giustizia e della nazione. Il popolo romano reputavasi fonte della sovranità imperiale, che aveva conferita a Carlomagno, e che da esso ricevevano i successori di lui. Quindi il papa, anche qual primo magistrato elettivo dell’eterna città, restava in diritto, come di dare la corona, così di ritorgliela se l’eletto mancasse ai patti, de’ quali il principale era l’osservanza della religione cattolica e l’obbedienza alla Chiesa romana. Il pontefice era inoltre, nel diritto pubblico d’allora, il regolatore supremo dei doveri dei re come dei sudditi; sicchè facilmente consideravasi come d’origine apostolica anche il potere politico, che era non insito, ma acquisito. Il medesimo Enrico non dichiarò incompetente il papa; anzi, per non incorrere in nuove umiliazioni, risolse venire a chiedergli l’assoluzione prima che scadesse l’anno prefissogli.
voce lo esclamarono scomunicato; e il papa lo proferì decaduto dai

regni di Germania e d'Italia, dispensò dal giuramento prestatogli,
Nello stridore del verno (1077) prese la via d’Italia, coll’oltraggiata moglie Berta e con un fanciullo. I nemici gli aveano chiuso ogni valico, fuor quello del Cenisio, ove dominava la marchesa Adelaide, unica figlia di Maginfredo di Susa, e madre di Berta moglie d’Enrico. L’illustre donna, che tanto contribuì all’incremento di Casa di Savoja, accolse benevola il regio genero, ma nol lasciò progredire se non le cedeva cinque vescovadi d’Italia; ottenutili, gli venne anch’essa compagna.
-sospese i vescovi adunati a AVorms, e spedi due legati per disobbli-

gare popoli e principi dall'obbedienza. Fu un applauso generale
Lietissime accoglienze ebbe il re in Lombardia, vuoi dall’alto clero, uggiate dalle papali riforme, vuoi dai baroni, bisognosi dell’appoggio imperiale per opporsi ai popoli che anelavano alla libertà. Nella restante Italia, i Normanni appoggiavano Gregorio, sì per lealtà {{Pt|feu-|}}
tra' Sassoni e Turingi, che, adottato per grido di guerra San Pietro,
si prepararono a deporre Enrico. Visto il pericolo, questi (come fece
Napoleone I dopo le sue sconfitte) scarcerò i principi e i vescovi che
deteneva : ma già la lega contro di lui abbracciava tutta Germania ;
onde, avvistosi che l'esercito non basterebbe contro la volontà del
popolo, scese a trattative; e si convenne di rimettere la causa al
pontefice, dichiarando scaduto Enrico se, entro un anno, non fosse
ribenedetto.
Il papa era dunque preso ad arbitro, cioè ad esprimere il voto della
giustizia e della nazione. Il popolo romano reputavasi fonte della
sovranità imperiale, che aveva conferita a Garlomagno, e che da esso
ricevevano i successori di lui. Quindi il papa, anche qual primo magi-
strato elettivo dell'eterna città, restava in diritto, come di dare la co-
rona, cosi di ritorgliela se l'eletto mancasse ai patti, de' quali il princi-
pale era l'osservanza della reUgione cattolica e l'obbedienza alla Ghiesa
romana. Il pontefice era inoltre, nel diritto pubblico d'allora, il re-
golatore supremo dei doveri dei re come dei sudditi; sicché facil-
mente consideravasi come d'origine apostolica anche il potere po-
litico, che era non insito, ma acquisito. Il medesimo Enrico non
dichiarò incompetente il papa; anzi, per non incorrere in nuove umi-
liazioni, risolse venire a chiedergli l'assoluzione prima che scadesse
l'anno prefissogli.
Nello stridore del verno (1077) prese la via d'Italia, coU'oltraggiata
moglie Berta e con un fanciullo. I nemici gli aveano chiuso ogni
valico, fuor quello del Genisio, ove dominava la marchesa Adelaide,
unica figlia di Maginfredo di Susa, e madre di Berta moglie d'En-
rico. L'illustre donna, che tanto contribuì all'incremento di Casa
di Savoja, accolse benevola il regio genero, ma noi lasciò progre-
dire se non le cedeva cinque vescovadi d'Italia; ottenutili, gli venne
anch'essa compagna.
Lietissime accoglienze ebbe il re in Lombardia, vuoi dall'alto clero,
uggiate dalle papali riforme, vuoi dai baroni, bisognosi dell'appoggio
imperiale per opporsi ai popoli che anelavano alla libertà. Nella re-
stante Italia, i Normanni appoggiavano Gregorio, sì per lealtà feu-