Pagina:Il Baretti - Anno V, n. 1, Torino, 1924-1928.djvu/1: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 53: | Riga 53: | ||
{{Centrato|G. PAPINI - ''Accuse alla città'' - Gazzetta del Popolo, 10 gennaio 1928).}} |
{{Centrato|G. PAPINI - ''Accuse alla città'' - Gazzetta del Popolo, 10 gennaio 1928).}} |
||
'' |
|||
⚫ | Anche gli eremiti più santi erano, si sa, tentati dal demonio; il demonio di Papini è il demonio della retorica ed è così insidioso, che miche i più fedeli cattolici perdoneranno allo zelante correligionario di essere ancora una volta stato vinto dalle sue tentazioni e di avere scambiato un monastero per una prigione.'' |
||
⚫ | ''Anche gli eremiti più santi erano, si sa, tentati dal demonio; il demonio di Papini è il demonio della retorica ed è così insidioso, che miche i più fedeli cattolici perdoneranno allo zelante correligionario di essere ancora una volta stato vinto dalle sue tentazioni e di avere scambiato un monastero per una prigione.'' |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
«E’ necessario indicare con un termine ognuna di simili aberrazioni! L’ugonottismo, il giansenismo, il modernismo, il misticismo, l’occultismo l’idealismo, il razionalismo, il materialismo, il superomismo, il pragmatismo, il socialismo, i] comuniSmo, il nichilismo, il romanticismo, il naturalismo, il simbolismo, il decadentismo, ecco i nomi di alcune fra te principali manifestazioni della stessa infermità, della stessa privazione di quella gioconda e splendida sa Iute che fu nostra per secoli o secoli. |
«E’ necessario indicare con un termine ognuna di simili aberrazioni! L’ugonottismo, il giansenismo, il modernismo, il misticismo, l’occultismo l’idealismo, il razionalismo, il materialismo, il superomismo, il pragmatismo, il socialismo, i] comuniSmo, il nichilismo, il romanticismo, il naturalismo, il simbolismo, il decadentismo, ecco i nomi di alcune fra te principali manifestazioni della stessa infermità, della stessa privazione di quella gioconda e splendida sa Iute che fu nostra per secoli o secoli. |