Pagina:Ferrero - Meditazioni sull'Italia, 1939.djvu/123: differenze tra le versioni

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che ci sia differenza di valore e di grado fra la ''{{TestoCitato|Divina Commedia}}'' e la ''{{TestoCitato|Canzone a Nice}}'' di {{AutoreCitato|Pietro Metastasio|Metastasio}}, quando riduce tutta la letteratura alla «forma» e anzi a «un frammento di forma», Croce spinge gli scrittori italiani nella loro strada naturale.
che ci sia differenza di valore e di grado fra la ''{{TestoCitato|Divina Commedia}}'' e la ''{{TestoCitato|Canzone a Nice}}'' di {{AutoreCitato|Pietro Metastasio|Metastasio}}, quando riduce tutta la letteratura alla «forma» e anzi a «un frammento di forma», Croce spinge gli scrittori italiani nella loro strada naturale.


Gli scrittori dell’ultima generazione coltivano la «sensazione» forse con meno zelo dei loro antecessori; Arturo Loria, Guido Piovene, {{AutoreCitato|Corrado Alvaro|Corrado Alvaro}} scrivono dei veri romanzi, delle vere novelle.
Gli scrittori dell’ultima generazione coltivano la «sensazione» forse con meno zelo dei loro antecessori; {{Wl|Q3624556|Arturo Loria}}, {{Wl|Q1080042|Guido Piovene}}, {{AutoreCitato|Corrado Alvaro|Corrado Alvaro}} scrivono dei veri romanzi, delle vere novelle.


{{AutoreCitato|Eugenio Montale|Montale}} si lascia tentare da sogni metafisici. Ma Comisso, Borsanti, Carocci, Francia e anche {{AutoreCitato|Alberto Moravia|Moravia}} partono dalle ''sensazioni'', commentano, sorprendono delle ''sensazioni'', analizzano mirabilmente delle «''sensazioni''». La sensazione resta pertanto sempre il fondamento della letteratura italiana; quelli che ne sdegnano le risorse e le difficoltà hanno l’aria di lottatori che non rispettan nè le regole nè il premio della lotta; non si sa da qual punto giudicarli.
{{AutoreCitato|Eugenio Montale|Montale}} si lascia tentare da sogni metafisici. Ma Comisso, Borsanti, Carocci, Francia e anche {{AutoreCitato|Alberto Moravia|Moravia}} partono dalle ''sensazioni'', commentano, sorprendono delle ''sensazioni'', analizzano mirabilmente delle «''sensazioni''». La sensazione resta pertanto sempre il fondamento della letteratura italiana; quelli che ne sdegnano le risorse e le difficoltà hanno l’aria di lottatori che non rispettan nè le regole nè il premio della lotta; non si sa da qual punto giudicarli.