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animate, come mare, campagne, tempeste, entrar vi dee per accidente, subordinato al mentovato primario suo fine»<ref>Egli cita spesso Francesco Bolognetti, senatore di Bologna, autore d’un poema, ''Il Costante'', in ottava rima, cui protagonista è Ceionio Albino romano, che accompagnò l’imperator Valeriano nella spedizione contro i Persiani, dove rimase vinto e prigioniero. Ceionio si propone di liberarlo, mentre l’imperatore morì in cattività. Fra altre cose. Giove predice la grandezza dei papi.</ref>.
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ILLUSTRI ITALIANI
Religioso sempre, e più negli ultimi anni, tentò anche un poema biblico. ''Le sette giornate del mondo creato'', stucchevole come sempre riesce il descrivere senz’azione, quand’anche fossero minori le controversie e più vive le pitture, e quella fredda enumerazione non lasciasse sentire la fatica d’un poeta, anzichè la voce de’ cieli che narrano la gloria di Dio.
animate, come mare, campagne, tempeste, entrar vi dee per acci-

dente, subordinato al mentovato primario suo fine » (27).
Dei difetti del Tasso ha colpa in parte l’indole di lui, uno di quelli che pajono predestinati a soffrire. Bisognoso d’uscir da sè stesso, di piacere alle donne, alla Corte, ispirazione principale de’ suoi canti; anche dopo scarcerato, non si senti forza di abbandonare i principi<ref>Ciò spiegasi dalle condizioni sociali d’un tempo, in cui Chaudebonne diceva a Voiture: ''Vous ètes un trop galant homme pour demeurer dans la bourgeoisie: il faut que je vous en tire.''</ref>, e raccogliersi nella dignità d’uomo grande. Nel luglio del 80 Alfonso lo consegnò al cognato principe di Mantova; e subito a Roma è ospitato dal cardinal Gonzaga, a Napoli dal Manso marchese di Villa.
Religioso sempre, e più negli ultimi anni, tentò anche un poema

biblico. Le sette giornate del mondo creato , stucchevole come sem-
Se si sentisse stanco della continua fatica di piacere, trovavasi senza affetti domestici, senza una dimora fissa; e andava vagando, ricevuto a onore dapertutto; i vescovi si pregiavano di ospitarlo, le città ne registravano sui loro fasti il passaggio<ref>Vedi la raccolta delle lettere fatta dal Guasti, vol. V, pag. 97.</ref>; Marco Sciarra, famoso capo di banda gli dà salvezza e compagnia; il papa gli assegna 200 scudi l’anno; a Firenze ha un’accoglienza popolare; Genova lo invitò a legger {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}} in quell’Università «con la provvigione di quattrocento scudi d’oro fermi e altrettanti straordinarj»; eppure sempre pargli esser infelice, favella con uno spirito, cerca ricovero nell’ospedale de’ Bergamaschi a Roma; lamentasi de’ libraj indiscreti; per povertà non potea soddisfare innocentissimi gusti, e dovea vendere o impegnare i doni ricevuti<ref name="p430">«Io non pensai mai di stampare a mie spese, perchè non ho molti scudi oltre li cento, i quali non mi basteranno quest’anno a vestire ed a mangiare. Sono</ref>.
pre riesce il descrivere senz'azione, quand'anche fossero minori le
controversie e più vive le pitture, e quella fredda enumerazione
non lasciasse sentire la fatica d'un poeta , anziché la voce de' cieli
che narrano la gloria di Dio.
Dei difetti del Tasso ha colpa in parte l'indole di lui, uno di
quelli che pajono predestinati a soffrire. Bisognoso d'uscir da sé
stesso, di piacere alle donne, alla Corte, ispirazione principale de'
suoi canti; anche dopo scarcerato, non si senti forza di abbandonare
i principi (28), e raccogliersi nella dignità d'uomo grande. Nel luglio
del 80 Alfonso lo consegnò al cognato principe di Mantova; e subito
a Roma è ospitato dal cardinal Gonzaga, a Napoli dal Manso mar-
chese di Villa.
Se si sentisse stanco della continua fatica di piacere, trovavasi
senza affetti domestici, senza una dimora fìssa; e andava vagando,
ricevuto a onore dapertutto; i vescovi si pregiavano di ospitarlo, le
città ne registravano sui loro fasti il passaggio (29); Marco Sciarra,
famoso capo di banda gli dà salvezza e compagnia; il papa gli asse-
gna 200 scudi l'anno; a Firenze ha un'accoglienza popolare; Genova lo
invitò a legger Aristotele in quell'Università « con la provvigione di
quattrocento scudi d'oro fermi e altrettanti straordinarj » ; eppure
sempre pargli esser infelice, favella con uno spirito, cerca ricovero
nell'ospedale de' Bergamaschi a Roma ; lamentasi de' libraj indi-
screti; per povertà non potea soddisfare innocentissimi gusti, e do-
vea vendere o impegnare i doni ricevuti (30).
(27) Egli cita spesso Francesco Bolognetti, senatore di Bologna, autore d'un poema^
Il Costante, in ottava rima, cui protagonista è Ceionio Albino romano, che accom-
pagno l'imperalor Valeriane nella spedizione contro i Persiani, dove rimase vinto
e prigioniero. Ceionio si propone di liberarlo, mentre l'imperatore morì in cattività.
Fra altre cose. Giove predice la grandezza dei papi.
(28) Ciò spiegasi dalle condizioni sociali d'un tempo, in cui Chaudebonne diceva
a Volture: Vous étes un trop galani homme pour demeurer dans la bourgeoisie: il
faut que je vous en tire.
(29) Vedi la raccolta delle lettere fatta dal Guasti, voi. V, pag. 97.
(30) « Io non pensai mai di stampare a mie spese, perchè non ho molli scudi
oltre li cento, i quali non mi basteranno quest'anno a vestire ed a mangiare. Sono