Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/128: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Xavier121: split
 
MiriMeina (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Sc|uno sguardo all'esposizione.}}|125}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<nowiki />


di polvere e di vapori, sollecitati da mille voci in cento lingue, in mezzo al frastuono d’un mare in tempesta e ai fremiti d’impazienza del mondo — e infine ricordarsi che ne uscì quasi inaspet­tatamente quel meraviglioso ''caravanserai'' di cento popoli, pieno di tesori, di vegetazione e di vita, — e che ventiquattro mesi prima non c’era là che un deserto; — allora non si frena più quel sentimento d’ammirazione che, al primo entrare, era stato turbato da un effetto spiacevole d’ap­parenza.


Ma questo grande spettacolo bisogna vederlo la sera dalle alte gallerie del Trocadero. Lassù, abbracciando con uno sguardo solo, come dalla cima d’un monte, quella vastissima spianata piena di memorie, che vide le feste simboliche della Rivoluzione e sentì gli urrà degli eserciti di Ma­rengo e di Waterloo; quel palazzo enorme e magnifico, su cui sventolano tutte le bandiere della terra; il grande fiume, i vasti parchi, i
di polvere e di vapori, sollecitati da mille voci


in cento lingue, in mezzo al frastuono d’fln mare


in tempesta e ai fremiti d’impazienza del mondo,


''t''




e infine ricordarsi che ne usci quasi inaspet­tatamente quel
meraviglioso ''caravanserai'' di cento popoli, pieno di
tesori, di vegetazione e di vita,




e che ventiquattro mesi prima non c’ era là che un deserto; —
allora non si frena più quel sentimento d’ammirazione che, al
primo entrare, era stato turbato da un effetto spiacevole d’
ap­parenza.




Ma questo grande spettacolo bisogna ved'erlo la sera dalle alte
gallerie del Trocadero. Lassù, abbracciando con uno sguardo solo, come
dalla cima d’un monte, quella vastissima spianata piena di memorie ,
che vide le feste simboliche della Rivoluzione e sentì gli urrà degli
eserciti di Ma­rengo e di Waterloo; quel palazzo enorme e magnifico, su
cui sventolano tutte le bandiere della terra; il grande fiume , i vasti
parchi, i