Le stragi della China/5. Il mandarino prigioniero: differenze tra le versioni

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— Fermati o faccio fuoco! Altro che gambe rotte!... Addosso, Enrico! Deve essere un boxer!
 
IIIl prigioniero correva come un daino cercando di raggiungere la risaia. Aveva alzata la sottana di seta onde non lo impacciasse e balzava ora a destra ed ora a sinistra, per impedire che lo pigliassero di mira.
 
L’ex bersagliere, Enrico ed i due cinesi si erano slanciati sulle sue orme. Avevano ormai compreso che quel briccone aveva le gambe perfettamente sane e che la storiella era stata inventata per ingannare la loro buona fede.