Pagina:AA. VV. - Il rapimento d'Elena e altre opere.djvu/148: differenze tra le versioni

 
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<ref name="nota1">L'Abate dall'Aglio'' ha pensato di aggiungere alla sua traduzion di ''Coluto'' un capitolo in lode del Becco, a consolazione, com'egli scrive, di Menelao, marito d'Elena. Più dovrebbe soddisfare al pubblico, come cosa più convenevole, il pensier mio di trasportare le presenti Orazioni d'Argomento uniforme a quel di Coluto. Questa di Gorgia, qualunque merito ell'abbia, è certo rispettabile per la sua antichità. Originali d'una lingua sì benemerita, dappoichè nulla di nuovo sperar ne possiamo, io gli vedrei volentieri nella nostra recati.''</ref>
<ref follow="nota1">L'Abate dall'Aglio'' ha pensato di aggiungere alla sua traduzion di ''Coluto'' un capitolo in lode del Becco, a consolazione, com'egli scrive, di Menelao, marito d'Elena. Più dovrebbe soddisfare al pubblico, come cosa più convenevole, il pensier mio di trasportare le presenti Orazioni d'Argomento uniforme a quel di Coluto. Questa di Gorgia, qualunque merito ell'abbia, è certo rispettabile per la sua antichità. Originali d'una lingua sì benemerita, dappoichè nulla di nuovo sperar ne possiamo, io gli vedrei volentieri nella nostra recati.''</ref>
<ref name="nota2">''Fu ''Gorgia Leontino'', famoso orator siciliano, di nome assai chiaro per tutta la Grecia. Spedito egli Ambasciatore in Atene, stordì, come narra ''Dionisio Alicarnasseo'', gli Uditori tutti colla sua eloquenza. Tanto di se medesimo {{Pt|pre-|}}''</ref>
<ref follow="nota2">''Fu ''Gorgia Leontino'', famoso orator siciliano, di nome assai chiaro per tutta la Grecia. Spedito egli Ambasciatore in Atene, stordì, come narra ''Dionisio Alicarnasseo'', gli Uditori tutti colla sua eloquenza. Tanto di se medesimo {{Pt|pre-|}}''</ref>