Pagina:Neera - Una giovinezza del secolo XIX.djvu/179: differenze tra le versioni

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{{Pt|tadini|cittadini}} che avevano ceduto con slancio i propri stabili pur che il monumento religioso usufruisse della maggiore ampiezza, dovettero accontentarsi di sapere che le vendemmie prelatizie non sarebbero disturbate.

{{Pt|tadini |cittadini }}che avevano ceduto con slancio i propri stabili pur che il monumento religioso usufruisse della maggiore ampiezza, dovettero accontentarsi di sapere che le vendemmie prelatizie non sarebbero disturbate.


In Milano, oltre a lavori secondari per diverse case, mio padre eresse il teatro Fossati, ben diverso però dall’attuale che venne ampliato e modificato in seguito. Era un teatrino popolare, senza pretese architettoniche, con una vivace decorazione floreale ricorrente lungo i palchi e una abbondanza di tappi di gazose che andavano alle stelle. Fu inaugurato, mi pare, dalla compagnia Moro — Lin con ''Angelo, tiranno di Padova''. Il teatro era gremito fino al soffitto. Grandi piene vi fece anche il Preda, l’ultimo dei Meneghini, e vi recitarono il Bellotti Bon, la Marini, la Celestina Paladini esordiente nelle parti di ingenua. Anche {{W|Tommaso Salvini|Tommaso Salvini}} fece una comparsa nei ''Masnadieri''. Quella sera noi eravamo in un palco di proscenio e proprio lì venne a fermarsi il Salvini con una faccia truce e minacciosa. Come non bastasse, gli viene in mente di chiedermi a un palmo di distanza: "Ha paura lei di un colpo di pistola?" Mi affrettai ad accennare di no col capo, perchè di voce non ne avevo neppure un filo; ma che grossa
In Milano, oltre a lavori secondari per diverse case, mio padre eresse il teatro Fossati, ben diverso però dall’attuale che venne ampliato e modificato in seguito. Era un teatrino popolare, senza pretese architettoniche, con una vivace decorazione floreale ricorrente lungo i palchi e una abbondanza di tappi di gazose che andavano alle stelle. Fu inaugurato, mi pare, dalla compagnia Moro — Lin con ''Angelo, tiranno di Padova''. Il teatro era gremito fino al soffitto. Grandi piene vi fece anche il Preda, l’ultimo dei Meneghini, e vi recitarono il Bellotti Bon, la Marini, la Celestina Paladini esordiente nelle parti di ingenua. Anche {{W|Tommaso Salvini|Tommaso Salvini}} fece una comparsa nei ''Masnadieri''. Quella sera noi eravamo in un palco di proscenio e proprio lì venne a fermarsi il Salvini con una faccia truce e minacciosa. Come non bastasse, gli viene in mente di chiedermi a un palmo di distanza: "Ha paura lei di un colpo di pistola?" Mi affrettai ad accennare di no col capo, perchè di voce non ne avevo neppure un filo; ma che grossa