Pagina:Neera - Una giovinezza del secolo XIX.djvu/89: differenze tra le versioni

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La profezia racchiusa nell'ultimo dei versi dell'Edmenegarda da me scritti sul muro incominciava ad avverarsi. La morte di mia madre volta una pagina della mia vita. Chiude un periodo della mia umile storia e la figura più augusta di tutte doveva restare nel mio cervello immaturo come una forma evanescente, una pallida donna, della quale non ricordo ne' lo sguardo, ne' la voce.

Tutti la piansero: era così bella, giovane ancora! La settima gravidanza l'aveva recisa lasciando orfani io e i miei due fratelli. La contemplo ora nel ritratto che le fece Moriggia; i lineamenti regolari e fini, lo sguardo dolce, i capelli neri divisi nel mezzo della fronte e ricadenti in folte bande piatte a ricoprire tutto l'orecchio; di seta nera il vestito con un risvolto di delicato ricamo, una








La profezia racchiusa nell’ultimo dei versi dell’''Edmenegarda'' da me scritti sul muro incominciava ad avverarsi. La morte di mia madre volta una pagina della mia vita. Chiude un periodo della mia umile storia e la figura più augusta di tutte doveva restare nel mio cervello immaturo come una forma evanescente, una pallida donna, della quale non ricordo ne’ lo sguardo, ne’ la voce.

Tutti la piansero: era così bella, giovane ancora! La settima gravidanza l’aveva recisa lasciando orfani io e i miei due fratelli. La contemplo ora nel ritratto che le fece Moriggia; i lineamenti regolari e fini, lo sguardo dolce, i capelli neri divisi nel mezzo della fronte e ricadenti in folte bande piatte a ricoprire tutto l’orecchio; di seta nera il vestito con un risvolto di delicato ricamo, una