Rime (Stampa)/Rime d'amore/CCXXII: differenze tra le versioni

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<poem>
- Dimmi per la tua face,
Amor, e per gli strali,
per questi, che mi dàn colpi mortali,
e quella, che mi sface,
onde avien che non osi
ferir il mio signore,
altero de’ tuoi strazi e del mio core,
in sembianti pietosi?
- Ove anniderò poi -
mi risponde ei, - s’io perdo gli occhi suoi?
</poem>