Rime (Stampa)/Rime d'amore/CXC: differenze tra le versioni

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<pages index="Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu" include="109" onlysection="CXC" />
<poem>
Acconciatevi, spirti stanchi e frali,
a sostener la perigliosa guerra
e ’l colpo, che fortuna empia disserra,
da noi partendo i lumi miei fatali.
Quanti avete fin qui tormenti e quali
sofferti, poi che crudo Amor n’atterra,
son sogni ed ombre, a lato a quei che serra
questa seconda assenzia strazi e mali.
Perché contra il dolor mi fece ardita
un poco di virtù, che aveva allora
che fece il mio signor l’altra partita;
or, essendo mancata quella ancora,
ed essendo cresciuta la ferita,
altro schermo non ho, se non ch’io mora.
</poem>