Pagina:Leopardi - Canti, Starita, Napoli 1835.djvu/180: differenze tra le versioni

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174 Dove quel J6rse, che oggi non si potrebbe dire, fu sommamente poetico ; perché dava facoltà al lettore di rappresentarsi quella gente sconosciuta a suo modo, o di averla in tutto per favolosa : donde si dee credere che, leggendo questi versi, nascessero di quelle conce¬ zioni vaghe e indeterminate , che sono effetto princi¬ palissimo ed essenziale delle bellezze poetiche , anzi di tutte le maggiori bellezze del mondo. Pag. 37. (4) Di qui alla fine della stanza si ha ri¬ guardo alla congiuntura della morte del Tasso , acca¬ duta in tempo che erano per incoronarlo poeta in Cam¬ pidoglio. Pag. 3S« (5) Si usa qui la licenza, usata da diversi autori antichi , di attribuire alla Tracia la città e la battaglia di Filippi , che veramente furono nella Ma¬ cedonia. Similmente nel nono Canto si seguita la tra¬ dizione volgare intorno agli amori infelici di Saffo poetessa , benché il Visconti ed altri critici moderni distinguano due Saffo ; 1’ una famosa per la sua lira , e l’altra per 1* amore sfortunato di Faone ; quella con¬ temporanea d* Alceo , e questa più moderna. Pag. 44. (6) La stanchezza , il riposo e il silenzio che regnano nelle città 9 e più nelle campagne , sul- 1' ora del mezzogiorno , rendettero quell’ ora agli an¬ tichi misteriosa e secreta come quelle della notte : onde fu creduto che sul mezzodì più specialmente si facessero vedere o sentire gli Dei, le ninfe, i silva¬ ni , i fauni e le anime de* morti j come apparisce da Teocrito Idyll. 1. v. i5. seqq. Lucano l. 3. v. 4aa* seqq. Filostrato Heroic. c. 1. $. 4* opp. ed. Olear. p. 671. Porfirio de antro nymph. c» 26. seq. Servio