Rime (Stampa)/Rime d'amore/CXVI: differenze tra le versioni

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<pages index="Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu" include="72" onlysection="CXVI" />
<poem>
Lodate i chiari lumi, ove mirando
perdei me stessa, e quel bel viso umano,
da cui vibrò lo stral, mosse la mano
Amor, quando da me mi pose in bando.
Lodate il valor vostro alto e mirando,
ch’al valor d’Alessandro è prossimano:
sallo il gran re, sallo il paese strano,
che di voi e di lui vanno parlando.
Lodate il senno, a cui non è simile
nel bel verde degli anni; e, quel che ’n carte
vedrò famoso, il vostro ingegno e stile.
In me, signor, non è pur una parte,
che non sia tutta indegna e tutta vile,
per cui sì vaghe rime sieno sparte.
</poem>