Rime (Stampa)/Rime d'amore/XLV: differenze tra le versioni

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<pages index="Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu" include="33" onlysection="XLV" />
<poem>
Io vo pur descrivendo d’ora in ora
la beltà vostra e ’l vostro raro ingegno,
e ’l valor d’altro stil, che del mio, degno,
se non quant’ei più d’altro mai v’onora;
né, perch’io m’affatichi, giungo ancora
di tanti pregi vostri al minor segno,
conte, d’ogni virtù nido e sostegno,
senza cui la mia vita morte fôra.
Così, s’io prendo a scriver, il mio foco
è tanto e tal, da ch’egli da voi nasce
che s’io ne dico assai, ne dico poco.
Questo e quello il mio cor nutrisce e pasce
e questo e quel mi dà martir e gioco:
così fui destinata entro le fasce.
</poem>