Rime (Stampa)/Rime d'amore/XXIII: differenze tra le versioni

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<pages index="Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu" include="22" onlysection="XXIII" />
<poem>
Grazie, che fate mai sempre soggiorno
negli occhi ch’amo, e quei poi de le prede,
che fan tante di noi, vostra mercede,
fanno il tempio d’Amor ricco et adorno,
quando scherzate a que’ bei rai d’intorno
co’ pargoletti Amor, che v’hanno sede,
fate fede a colui de la mia fede,
che ’n tante carte omai celebro ed orno.
E, se di Grazie avete il nome e l’opra,
fatemi graziosi que’ due giri,
ch’a lo splendor del sol stanno di sopra.
E, poi c’hanno adescato i miei desiri,
fate (così mai morte non li copra)
che non mi lascin preda de’ martìri.
</poem>