Rime (Stampa)/Rime d'amore/XV: differenze tra le versioni

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<pages index="Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu" include="18" onlysection="XV" />
<poem>
Voi, che cercando ornar d’alloro il crine
per via di stile, al bel monte poggiate
con quante si fe’ mai salde pedate,
anime sagge, dotte e pellegrine,
in questo mar, che non ha fondo o fine,
le larghe vele innanzi a me spiegate,
e gli onori e le grazie ad un cantate,
del mio signor sì rare e sì divine:
perché soggetto sì sublime e solo,
senz’altra aita di felice ingegno,
può per se stesso al cielo alzarci a volo.
Io per me sola a dimostrar ne vegno
quanto l’amo ad ognun, quanto lo còlo;
ma de le lode sue non giungo al segno.
</poem>