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O luce etterna che ſola inte ſidi
ſola tintendi et datte intelletta
et intendente te adme arridi

Quella circulation cheſſi concepta
pareua inte come lume refleſſo
daliocchi mici aliquanto circunſpetta

Dentro daſſe delſuo colore ſteſſo
miparue pincta delanoſtra effige
per chelmio uiſo inlei tutto auea meſſo

Quale ilgeometra che tutto ſaffige
permiſurar locercbio et non ritroua
penſando quel principio ondelli indige

Talera io aquella uiſta noua
ueder uolea come ficonuenne
limago alcerchio et come uiſindona

Ma non eran daccio lepropie penne
ſe non chelamia mente fu percoſſa
da un fulgore inche ſua uoglia uenne

Alalta fantaſia qui manco poſſa
magia uolgea ilmio diſio iluelle
ſicome rota cheigualmente e moſſa

Lamor chemuouel ſole et laltre ſtelle ჻



Nel mille quatro cento ſepte et due
nel quarto meſe adi cinque et ſei
queſta opera gentile impreſſa fue

Io maeſtro Iohanni Numeiſter opera dei
alla decta impreſſione et meco fue
Elfulginato Euangelifta mei ჻