Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/419: differenze tra le versioni

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+il faceva molto volentieri. Il che essendole manifesto, tentò piú
-PARTE PRIMA
-il	faceva molto volentieri. Il che essendole manifesto, tentò più
 volte voler intendere la cagione perché il pecorone le fosse cosi
 acerbamente contrario; ma altro non intese se non che egli era
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 audace, modestamente sorridendo ai signori consiglieri si rivoltò
 e con piena voce disse: — Non vi meravigliate, signori, se
-monsignor l'archidiacono si fieramente mi perseguita e in ogni
+monsignor l’archidiacono si fieramente mi perseguita e in ogni
 azione a me pertinente m’è contrario, e se me che donna sono
 cerca egli di cacciar de la possessione dei miei beni paterni;
 perciò che egli fa secondo il suo consueto, il quale sono molti
 anni che, come tutti sapete, ha levato il loro ufficio a le donne, e
 per quanto è in lui vorrebbe che tutte le donne fossero morte. —
 Con queste parole parve a la gentildonna assai onestamente aver
 la viziosa vita del suo nemico scoperta e quello acerbamente
 morso, se egli avesse temuto vergogna. Ma il valentuomo era
-cornacchione di campanile, clic per sonar che facciano le cam¬
+cornacchione di campanile, che per sonar che facciano le campane non si muove. Avendo il signor Alessandro al parlar suo
+posto fine, messer Alessandro Baesio compagno d’onore di madama marchesana, uomo molto attempato ma molto piacevole,
-pane non si muove. Avendo il signor Alessandro al parlar suo
+cosí disse: — E’ mi rincresce pur assai che messer Mario Equicola,
-posto fine, messer Alessandro Baesio compagno d’onore di ma¬
+precettore di madama nostra, non sia qui, perché ragionandosi di questo pazzerone averebbe mille belle cosette da dire.
-dama marchesana, uomo molto attempato ma molto piacevole,
+Egli subito dopo desinare è andato a Mantova e non ritornerá fin
-cosi disse : — E’ mi rincresce pur assai che messer Mario Equi-
+a l’ora di cena, e quando saperá di questa compagnia e del ragionamento che si fa si vorrá disperare che non sia stato anch’egli
-cola, precettore di madama nostra, non sia qui, perché ragio¬
-nandosi di questo pazzerone averebbe mille belle cosette da dire.
-Egli subito dopo desinare è andato a Mantova e non ritornerà fin
-a l’ora di cena, e quando saperà di questa compagnia e del ragio¬
-namento che si fa si vorrà disperare che non sia stato anch’egli
 a dir la sua. Egli, come tutti sapete, è uno di quegli uomini
-dei quali tutte le corti vorrebbero esser piene, perciò che olirà
+dei quali tutte le corti vorrebbero esser piene, perciò che oltra
 che è un archivio di lettere e fin da fanciullo in molte corti
 nodrito, è poi soavissimo compagno, arguto, faceto, pronto, buon
 parlatore e di quelli che mai a la brigata non lascia con i suoi
-piacevoli motti rincrescere. Ora avvenne clic l’anno passato egli
+piacevoli motti rincrescere. Ora avvenne che l’anno passato egli
-ebbe alcuni termini di terzana semplice, ed essendo tutto il di
+ebbe alcuni termini di terzana semplice, ed essendo tutto il dí