Pagina:Wallace - Ben Hur, 1900.djvu/43: differenze tra le versioni
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Mentre il Samaritano si incamminava sotto l’arco della porta di là uscirono tre uomini così diversi da tutti quelli da noi finora veduti. |
Mentre il Samaritano si incamminava sotto l’arco della porta di là uscirono tre uomini così diversi da tutti quelli da noi finora veduti. |
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Essi erano di una statura straordinaria, e di una straordinaria complessione; i loro occhi erano azzurri e la loro carnagione tanta delicata che il loro sangue traspariva attraverso la pelle come azzurre pennellate; i loro capelli pure chiari e corti, le teste piccole e rotonde, riposavano ferme sui colli come tronchi d’albero, tuniche di lana aperte |
Essi erano di una statura straordinaria, e di una straordinaria complessione; i loro occhi erano azzurri e la loro carnagione tanta delicata che il loro sangue traspariva attraverso la pelle come azzurre pennellate; i loro capelli pure chiari e corti, le teste piccole e rotonde, riposavano ferme sui colli come tronchi d’albero, tuniche di lana aperte sul petto, senza maniche, fermate con una larga cintura, avvolgevano il loro corpo lasciando scoperte le braccia e le gambe talmente forti che si sarebbero dette di gladiatori; e quando vi aggiungessimo i loro modi trascurati, confidenziali ed insolenti, non ci meraviglieremo che il popolo lasciasse loro il passo, si fermasse e si voltasse addietro dopo che erano passati per dar loro un’ultima occhiata. Erano giuocatori nell’arena, lottatori, corridori, pugillatori, schermidori, professionisti sconosciuti nella Giudea prima della venuta dei Romani, i quali, eccettuato il tempo che dedicavano all’addestrarsi e al gironzolare |