Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/181: differenze tra le versioni

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impoverita nelle guerrè di Lombardia, s’era data alle arti. Gli studj interruppe giovinetto per mettersi nella marina, e subito si segnalò per coraggio e abilità, come per conoscenza di geometria, astronomia, cosmografia. Comandò navi napoletane e genovesi, poi andò nel Portogallo, dove i Lombardi (come colà chiamavano tutti gli Italiani) erano ben accolti, perchè di loro cognizioni giovavano l’ardor ivi suscitatosi delle scoperte. A Lisbona principalmente, dotti, curiosi, avventurieri, missionarj, negozianti, artisti d’ogni dove accorrendo, prendevano parte o interesse alle imprese di quei regnanti. Il principe Enrico nelle spedizioni contro i Mori aveva raccolte preziose notizie intorno all’Africa, quasi fosse alla sua estremità girata dall’Oceano: e si propose di giungere alle Indie per mare. Una famosa consulta di dotti, preseduta da Rodrigo e dall’ebreo Giuseppe, medici del re Giovanni II, volse l’applicazione dell’astrolabio alla navigazione, onde, coll’ajuto delle tavole di declinazione del sole per ciascun giorno, si potè determinare immediatamente quanto si disti dall’equatore. Con questi mezzi spedì alla scoperta, e fu voltato il terribile capo Bogiador: in appresso si spinse la navigazione lungo la costa africana di capo in capo, finchè arrivarono a quello di Buona Speranza, e così ebbero dato volto all’Africa, e trovato la via di giunger per mare a quell’India, da cui i Veneziani ed altri con lungo e disastroso viaggio terrestre traevano le spezierie, che poi difondevano a tutta l’Europa.
impoverita nelle guerre di Lombardia, s’era data alle arti. Gli studj interruppe giovinetto per mettersi nella marina, e subito si segnalò per coraggio e abilità, come per conoscenza di geometria, astronomia, cosmografia. Comandò navi napoletane e genovesi, poi andò nel Portogallo, dove i Lombardi (come colà chiamavano tutti gli Italiani) erano ben accolti, perchè di loro cognizioni giovavano l’ardor ivi suscitatosi delle scoperte. A Lisbona principalmente, dotti, curiosi, avventurieri, missionarj, negozianti, artisti d’ogni dove accorrendo, prendevano parte o interesse alle imprese di quei regnanti. Il principe Enrico nelle spedizioni contro i Mori aveva raccolte preziose notizie intorno all’Africa, quasi fosse alla sua estremità girata dall’Oceano: e si propose di giungere alle Indie per mare. Una famosa consulta di dotti, preseduta da Rodrigo e dall’ebreo Giuseppe, medici del re Giovanni II, volse l’applicazione dell’astrolabio alla navigazione, onde, coll’ajuto delle tavole di declinazione del sole per ciascun giorno, si potè determinare immediatamente quanto si disti dall’equatore. Con questi mezzi spedì alla scoperta, e fu voltato il terribile capo Bogiador: in appresso si spinse la navigazione lungo la costa africana di capo in capo, finchè arrivarono a quello di Buona Speranza, e così ebbero dato volto all’Africa, e trovato la via di giunger per mare a quell’India, da cui i Veneziani ed altri con lungo e disastroso viaggio terrestre traevano le spezierie, che poi difondevano a tutta l’Europa.


Colombo, uom di mare, e sposata colà Filipa Moreo di Perestrello, figlia d’uno de’ meglio segnalati navigatori del regno<ref>I Perestrelli derivano dalla famiglia piacentina dei Pollastrelli, trasportatasi in Portogallo sul fine del 300. Bartolomeo (mal nominato Pietro da Fernando Colombo) era uom di mare, e scoperte le isole di Portosanto e Madera, fu mandato a governarle. Sua figlia Filipa era educata in un convento quando Colombo la vide, e sposatala, fu con essa all’isola di Portosanto, ove nacque Diego.</ref>, accoglieva nella cupida mente i racconti, le congetture, le fantasie
Colombo, uom di mare, e sposata colà Filipa Moreo di Perestrello, figlia d’uno de’ meglio segnalati navigatori del regno<ref>I Perestrelli derivano dalla famiglia piacentina dei Pollastrelli, trasportatasi in Portogallo sul fine del 300. Bartolomeo (mal nominato Pietro da Fernando Colombo) era uom di mare, e scoperte le isole di Portosanto e Madera, fu mandato a governarle. Sua figlia Filipa era educata in un convento quando Colombo la vide, e sposatala, fu con essa all’isola di Portosanto, ove nacque Diego.</ref>, accoglieva nella cupida mente i racconti, le congetture, le fantasie
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{{PieDiPagina|{{Sc|Cantù.}} — ''Illustri italiani'', vol. I||11}}
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