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161 impoverita nelle guerrè’ di Lombardia, s’era data alle arti. Gli studj interruppe giovinetto per mettersi nella marina, e subito si segnalò per coraggio e abilità, come per conoscenza di geometria, astronomia, cosmografia. Comandò navi napoletane e genovesi, poi andò nel Portogallo, dove i Lombardi (come colà chiamavano tutti gli Italiani) erano ben accolti, perchè di loro cognizioni giovavano l’ardor ivi suscitatosi delle scoperte. A Lisbona principalmente, dotti, curiosi, avventurieri, missionari, negozianti, artisti d’ogni dove accorrendo, prendevano parte o interesse alle imprese di quei regnanti. Il principe Enrico nelle spedizioni contro i Mori aveva raccolte preziose notizie intorno all’Africa, quasi fosse alla sua estremità girata dall’Oceano: e si propose di giungere alle Indie per mare. Una famosa consulta di dotti, preseduta da Rodrigo e dall’ebreo Giuseppe, medici del re Giovanni II, volse l’applicazione dell’astrolabio alla navigazione, onde, coll’ajuto delle tavole di declinazione del sole per ciascun giorno, si potè determinare immediatamente quanto si disti dall’equatore. Con questi mezzi spedi alla scoperta, e fu voltato il terribile capo Bogiador: in appresso si spinse la navigazione lungo la costa africana di capo in capo, finchè arrivarono a quello di Buona Speranza, e così ebbero dato volto all’Africa, e trovato la via di giunger per mare a quell’India, da cui i Veneziani ed altri con lungo e disastroso viaggio terrestre traevano le spezierie, che poi difondevano a tutta l’Europa. Colombo, uom di mare, e sposata colà Filipa Moreo di Perestrello , figlia d’uno de’ meglio segnalati navigatori del regno (2), accoglieva nella cupida mente i racconti, le congetture, le fantasie pare la più probabile. La cunà sua è disputata fra Genova, CiOgoleto, Boggiasco Finale, Quinto, Nervi sulla Riviera, Savona, Cosseria fra Millesimo e Carcare, PaIfestrella, Albissola vicin di Savona, Oneglia, Cuccaro fra Alessandria e Casale, Pradello in vai di Nura, Piacenza, Modena. Nel documento autentico del 22 febbrajo 1498, ove Colombo istituisce un maggiorasco, si professa genovese: «Della qual città di Genova io sono uscito, e nella quale son nato». Il magistrato di San Giorgio, rispondendo VS dicembre 1502 a una sua, chiama lui amatissimus concìvis, e Genova originaria patria de vostra claritudine. (2) I Perestrelli derivano dalla famiglia piacentina dei Pollastrelli, trasportatasi in Portogallo sul fine del 300. Bartolomeo (mal nominato Pietro da Fernando Colombo) era uom di mare, e scoperte le isole di Portosanto e Madera, fu mandalo a governarle. Sua figlia Filipa era educata in un convento quando Colombo la vide, e sposatala, fu con essa all’isola di Portosanto, ove nacque Diego. Cantù, — Illustri italiani, voi. I. 11
CRISTOFORO COLOMBO
161
impoverita nelle guerré' di Lombardia, s'era data alle arti. Gli studj
interruppe giovinetto per mettersi nella marina, e subito si segnalò
per coraggio e abilità, come per conoscenza di geometria, astrono-
mia, cosmografia. Comandò navi napoletane e genovesi, poi andò nel
Portogallo, dove i Lombardi (come colà chiamavano tutti gli Italiani)
erano ben accolti, perchè di loro cognizioni giovavano l'ardor ivi
suscitatosi delle scoperte. A Lisbona principalmente, dotti, curiosi,
avventurieri, missionari, negozianti, artisti d'ogni dove accorrendo,
prendevano parte o interesse alle imprese di quei regnanti. Il prin-
cipe Enrico nelle spedizioni contro i Mori aveva raccolte preziose
notizie intorno all'Africa, quasi fosse alla sua estremità girata dal-
l'Oceano: e si propose di giungere alle Indie per mare. Una fa-
mosa consulta di dotti, preseduta da Rodrigo e dall'ebreo Giuseppe,
medici del re Giovanni II, volse l'applicazione dell'astrolabio alla
navigazione, onde, coll'ajuto delle tavole di declinazione del sole
per ciascun giorno , si potè determinare immediatamente quanto
si disti dall'equatore. Con questi mezzi spedi alla scoperta, e fu
voltato il terribile capo Bogiador: in appresso si spinse la naviga-
zione lungo la costa africana di capo in capo, finché arrivarono a
quello di Buona Speranza, e così ebbero dato volto all'Africa, e tro-
vato la via di giunger per mare a quell'India, da cui i Veneziani ed
altri con lungo e disastroso viaggio terrestre traevano le spezierie,
che poi difondevano a tutta l'Europa.
Colombo, uom di mare, e sposata colà Filipa Moreo di Pere-
strello , figlia d'uno de' meglio segnalati navigatori del regno (2),
accoglieva nella cupida mente i racconti, le congetture, le fantasie
pare la più probabile. La cunà sua è disputata fra Genova, CiOgoleto, Boggiasco^
Finale, Quinto, Nervi sulla Riviera, Savona, Cosseria fra Millesimo e Carcare, Pa-
Ifestrella, Albissola vicin di Savona, Oneglia, Cuccaro fra Alessandria e Casale, Pra-
dello in vai di Nura, Piacenza, Modena. Nel documento autentico del 22 febbrajo 1498,
ove Colombo istituisce un maggiorasco, si professa genovese: « Della qual città di
Genova io sono uscito, e nella quale son nato ». Il magistrato di San Giorgio,
rispondendo VS dicembre 1502 a una sua, chiama lui amatissimus concìvis, e Genova
originaria patria de vostra claritudine.
(2) I Perestrelli derivano dalla famiglia piacentina dei Pollastrelli, trasportatasi
in Portogallo sul fine del 300. Bartolomeo (mal nominato Pietro da Fernando Co-
lombo) era uom di mare, e scoperte le isole di Portosanto e Madera, fu mandalo a
governarle. Sua figlia Filipa era educata in un convento quando Colombo la vide,
e sposatala, fu con essa all'isola di Portosanto, ove nacque Diego.
Cantù, — Illustri italiani, voi. I. 11