Pagina:Boselli - Discorsi di guerra, 1917.djvu/245: differenze tra le versioni
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{{Pt|conomico|economico}} compiuto e stabile, dove non sia la graduale ascensione di tutte le classi sociali in una piena concordia di lavoro: poiché non vi può essere vera prosperità nell’agricoltura dove non sia piena concordia di lavoro, tra i proprietari ed i contadini. ''(Approvazioni vivissime, applausi).'' |
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conomico compiuto e stabile, dove non sia la gra- |
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duale ascensione di tutte le classi sociali in una piena |
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concordia di lavoro: poiché non vi può essere vera pro- |
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sperità nell’agricoltura dove non sia piena concordia di lavoro, tra i proprietari ed i contadini. (Approvazioni |
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vivissime, applausi). |
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⚫ | Dopo di che il Senatore On. Lamberti si fece interprete dell’unanime pensiero del Senato nell’augurare che la preziosa esistenza dell’illustre Pre- sidente fosse conservata al Paese il più lungamente possibile ed uguale augurio rivolse al Presidente del Consiglio, la cui vita illustre è consacrata al bene del Paese, ed augurò che la loro opera fosse coronata da ottimo successo. |
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Dopo di che il Senatore On. Lamberti si fece interprete dell’unanime |
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gurio rivolse al Presidente del Consiglio, la cui vita illustre è consacrata |
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al bene del Paese, ed augurò che la loro opera fosse coronata da ottimo |
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BOSELLI, presidente del Consiglio (segni di attenzione). L’onorevole Lamberti è stato degnissimo interprete dei sentimenti del Senato: degnissimo interprete tanto più in questo momento, in cui la parola che viene da un uomo, che ha appartenuto e appartiene all’esercito, non ha quella che la superi nell’interpretare il pensiero di una assemblea politica. (Benissimo). |
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successo. |
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Mi unisco al saluto che il senatore Lamberti ha rivolto all’insigne Presidente di questo Consesso. Mi è grato potergli ripetere che in lui sempre venera il Senato, venera l’Italia, uno degli uomini più benemeriti della Patria, alla quale essi diedero tutto il loro ingegno e tutto il loro ardimento. E dico l’ardimento, perchè Giuseppe Manfredi fu nel 59 di coloro che nella Emilia, quando, dopo la pace di Villafranca, pieno di incertezze |
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BOSELLI, presidente del Consiglio (segni di atten- |
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zione). L’onorevole Lamberti è stato degnissimo inter- |
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prete dei sentimenti del Senato: degnissimo interprete |
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tanto più in questo momento, in cui la parola che viene |
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da un uomo, che ha appartenuto e appartiene all’eser- |
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cito, non ha quella che la superi nell’interpretare il |
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pensiero di una assemblea politica. (Benissimo). |
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Mi unisco al saluto che il senatore Lamberti ha |
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rivolto all’insigne Presidente di questo Consesso. Mi è |
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grato potergli ripetere che in lui sempre venera il Se- |
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nato, venera l’Italia, uno degli uomini più benemeriti |
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della Patria, alla quale essi diedero tutto il loro ingegno |
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e tutto il loro ardimento. E dico l’ardimento, perchè |
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Giuseppe Manfredi fu nel 59 di coloro che nella Emilia, |
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quando, dopo la pace di Villafranca, pieno di incertezze |