Pagina:De Gubernatis Galateo insegnato alle fanciulle.djvu/52: differenze tra le versioni
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Maria, se t’illudi di essere veramente una Venere od una Minerva, se credi di far colpo quando entri in una sala, o quando guardi qualcheduno! Guai a te se pensi alla posa più artistica, che meglio ti si adatta, se fissi lo sguardo sugli uni o sugli altri per essere guardata, se credi che ti si dica bella, cara, interessante per puro amore! Il vero amore, figlia mia, è riservato, e teme sempre d’incontrar disistima. Le enfatiche proteste amorose, che si profondono alle prime venute, credilo, sono sempre fallaci, e devi prenderle come un complimento d’uso, forse un po’ spinto, per difetto di riserbo o di buon gusto in chi lo proferisce e non dargli alcun valore. |
Maria, se t’illudi di essere veramente una Venere od una Minerva, se credi di far colpo quando entri in una sala, o quando guardi qualcheduno! Guai a te se pensi alla posa più artistica, che meglio ti si adatta, se fissi lo sguardo sugli uni o sugli altri per essere guardata, se credi che ti si dica bella, cara, interessante per puro amore! Il vero amore, figlia mia, è riservato, e teme sempre d’incontrar disistima. Le enfatiche proteste amorose, che si profondono alle prime venute, credilo, sono sempre fallaci, e devi prenderle come un complimento d’uso, forse un po’ spinto, per difetto di riserbo o di buon gusto in chi lo proferisce e non dargli alcun valore. |
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— Abbi sempre presente che la più bella tra le fanciulle è quella che non sa di esserlo, che non si studia di apparirlo, e che ha il candore dell’anima dipinto sulle rosee e pudibonde gote. |
— Abbi sempre presente che la più bella tra le fanciulle è quella che non sa di esserlo, che non si studia di apparirlo, e che ha il candore dell’anima dipinto sulle rosee e pudibonde gote. |