Pagina:De Gubernatis Galateo insegnato alle fanciulle.djvu/14: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<section begin="1" /> |
|||
''un ruscello, fece conca delle mani e bevve V acqua che con esse raccolse. Diogene tosto gettò via la sua coppa, sclamando: Oh me stupido! che l’ho creduta finora necessaria!'' |
''un ruscello, fece conca delle mani e bevve V acqua che con esse raccolse. Diogene tosto gettò via la sua coppa, sclamando: Oh me stupido! che l’ho creduta finora necessaria!''<section end="1" /><section begin="2" /> |
||
{{ct|f=120%|t=1|v=1|LEZIONE III.}} |
{{ct|f=120%|t=1|v=1|LEZIONE III.}} |
||
{{ct|f=100%|t=1|v=1|'''La vanità.'''}} |
{{ct|f=100%|t=1|v=1|'''La vanità.'''}} |
||
Riga 10: | Riga 10: | ||
''Diana di Poitiers, duchessa di Valentinois, una delle bellezze del secolo {{Sc|xvi}}, alla Corte di Francia, che seppe innamorare Francesco I e poi suo figlio Enrico II, sul cui cuore così lungamente imperò, si seppe conservare fresca e bella fino ad avanzala età, non adoprando mai altro per lavarsi che aequa pura e fredda e rifiutando belletti, polveri, odori,'' |
''Diana di Poitiers, duchessa di Valentinois, una delle bellezze del secolo {{Sc|xvi}}, alla Corte di Francia, che seppe innamorare Francesco I e poi suo figlio Enrico II, sul cui cuore così lungamente imperò, si seppe conservare fresca e bella fino ad avanzala età, non adoprando mai altro per lavarsi che aequa pura e fredda e rifiutando belletti, polveri, odori,'' |
||
<section end="2" /> |