Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/595: differenze tra le versioni

 
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione|582|difesa contro alle calunnie ed imposture|}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
per addietro pensati. Ma quando segreto nissuno tra le mie regole del misurare si contenesse incognito alle altre persone, assai pur ve ne sono segretissimi al Capra, e tanto incogniti ed astrusi per lui, che per ancora non gli ha potuti penetrare, sì come nel deciferarglieli più a basso si farà palese; onde ei non doveva così disprezzarli ed avvilirli, come cose tanto triviali. Se il Capra poi, secondo la sua promessa, abbia dilucidamente trattata questa parte, o pure se egli nel trasportar le cose scritte da me, e niente assolutamente intese da lui, e nel volerle palliare ed accomodare a sue sciocchissime immaginazioni, abbia fatta una confusione ed un intrico inestricabile anco da Apolline, e si sia in fine palesato per tanto nudo di ogni intelligenza che ei non abbia anco inteso come lo Strumento va tenuto in mano per far le operazioni del misurar le distanze; col trascriver di parola in parola solamente due o tre di tali sue operazioni, insieme con le proprie figure trasportate a capello, e col glosarvele per vostra minor fatica, vi farò in quest’ultimo, giudiziosi lettori, toccar con mano. E pigliando il primo capitolo de i 19 che il Capra pone per le dichiarazioni di tali misure, si legge nel titolo così:
582 DIFESA CONTRO ALLE CALUNNIE ED IMPOSTURE

j)er addietro pensati. Ma quando segreto nissuno tra le mie regole
''Distantiam inter duos terminos in eodem plano'' (quasi che due termini, e anco tre, potessino non esser nel medesimo piano; era dunque meglio dire ''in eodem horizonte'') ''ad quorum alterum tantum accedi possit indagare''. Segue poi: ''Notandum imprimis, quod haec extima circunferentia divisa in 200 partes continet umbram rectam, et umbram versam ipsius quadratus'' (ha voluto dire ''ipsius quadrati'') ''Geometrici; ideo ut illos centenarios distinguere valeamus. E. g., dum per brachium CD cernimus in proxime sequenti figura, qui iuxta mensoris oculum collocatus in superiori''
del misurare si contenesse incognito alle altre persone, assai pur ve
{{FI
ne sono segretissimi al Capra^ e tanto incogniti ed astrusi per lui,
|file = Le opere di Galileo Galilei II (page 595 crop).jpg
che per ancora non gli ha potuti penetrare, sì come nel deciferar-
| width = 170px
glieli più a basso si farà palese ; onde ei non doveva così disprez-
| float = left
zarli ed avvilirli, come cose tanto triviali. Se il Capra poi, secondo
| margin-right = 0.5em
la sua promessa, abbia dilucidamente trattata questa parte, o pure
| caption =
se egli nel trasportar le cose scritte da me, e niente assolutamente
}} ''parte versus D secundum, qui autem illi opponitur primum semper nominabimus, primus enim nobis ostendit umbram versam, secundus autem umbram rectam. Sit itaque investiganda distantia AB ut puta latitudo alicuius fluvii, a centro instrumenti dimittas perpendiculum libere cadentem, tunc constitutus in puncto A observabis quodcunque signum G; progressus vero ad locum C per instrumenti brachium CD (quod quidem si duo pinnacidia habébit, ad hoc ut visus aberrare non valeat, observatio erit exactior) respicies terminum B''. Or qui mi fermo alquanto, e noto prima come ii Capra
intese da lui, e nel volerle palliare ed accomodare a sue sciocchis-
sime immaginazioni, abbia fatta una confusione ed un intrico inestri- io
cabile anco da Apolline, e si sia in fine palesato per tanto nudo di
ogni intelligenza che ei non abbia anco inteso come lo Strumento
va tenuto in mano per far le operazioni del misurar le distanze ;
col trascriver di parola in parola solamente due o tre di tali sue
operazioni, insieme con le proprie figure trasportate a capello, e col
glosarvele per vostra minor fatica, vi farò in quest' ultimo, giudiziosi
lettori, toccar con mano, E pigliando il primo capitolo de i 19 che il
Capra pone per le dichiarazioni di tali misure, si legge nel titolo così :
Bistantiam inter cluos terminos in eodem plano (quasi che due ter-
mini, e anco tre, potessino non esser nel medesimo piano ; era dunque 20
meglio dire in eodem horizonte) ad quorum aìteriim tantum accedi possit
indagare. Segue poi : Notandum imprimis^ quod Jiaec extima circunferentia
divisa in 200 partes continet umhram rectam, et umbram versam ipsvus
quadratus (ha voluto dire ipsius quadrati) Geometrici; ideo ut illos cen-
tenarios distinguere valeamus. E, g., dum per hrachium CD cernimus in
proxime sequenti figura, qui iuxta mensoris oculum coUocatus in superiori
IB parte versus D secundum, qui autem illi opponi-
tur primum semper nomindbimus, primus enim
nohis ostendit umhram versam, secundus autem
umbram rectani, Sit itaque investiganda distan- so
tia AB ut puta latitudo alicuius fluvii, a centro
instrumenti dimittas perpendiculum libere caden-
tem, tunc constitutus in puncto A óbservabis quod-
^^^ — ^ cunque signum C ; progressus vero ad locum C
per instrumenti hrachium CD quod quidem si duo pinnacidia habehit,
ad hoc ut visus aberrare non valeat, observatio erit exactior) respicies
terminum B. Or qui mi fermo alquanto, e noto prima come il Capra