Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/537: differenze tra le versioni

 
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Sagittario, con 2 gradi in circa di latitudine, in luogo di dire: in 17 gradi, 41 minuti di Sagittario, con 1 grado, 51 minuti di latitudine boreale. Ma se si deve esser così severo critico in queste precisioni, perchè non si è posto il Capra a riprendere in Tico Brae, prima il medesimo Ticone, e poi tanti autori segnalati, le scritture de i quali sono da lui registrate nei Proginnasmati, li quali sono così poco scrupolosi nell’assegnare il luogo ed il tempo dell’apparizione della Stella di Cassiopea? Poi che l’Illustrissimo Principe Wilhelmo Landgravio di Assia, come si vede nei Proginnasmati di Tico Brae, car. 491, mandando al medesimo Tico le sue osservazioni intorno alla nuova Stella di Cassiopea, scrive così: ''Anno salutiferi partus 1572, die 3 decembris, monente Electore Saxone, primum vidi et observavi Stellam novam, ipsa Venere maiorem et clariorem, in asterismo Cassiopeae.'' E nell’investigare il vero sito di detta Stella, si vede, nel raccor la sua ascension retta, e nello stabilire la sua declinazione col mezo delle molte osservazioni fatte dal medesimo Principe con esquisitissimi strumenti, diversità, circa le ascensioni di più di due gradi, e nelle declinazioni di 37 minuti in circa.
524 DIFESA CONTRO ALLE CALUNNIE ED IMPOSTURE

Sagittario, con 2 gradi in circa di latitudine, in luogo di dire : in 17 gradi,
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 506.}}Taddeo Hagecio, boemo, nel suo libro inscritto ''Dialexim de novae et prius incognitae Stellae'', etc., nell’assegnare il tempo, dice averla la prima volta veduta intorno alla Natività di N. Signore.
41 minuti di Sagittario, con 1 grado, 51 minuti di latitudine boreale.

Ma se si deve esser così severo critico in queste precisioni, perchè non
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 535.}}Gasparo Peucero, in una sua lettera delli 7 dicembre 1572, scrive: ''Has ut submitterem fecit novum Sidus, quod in septimanam quartam sub asterismo Cassiopeae conspicamur haerere,'' etc.
si è posto il Capra a riprendere in Tico Brae, prima il medesimo Ticone,

e poi tanti autori segnalati, le scritture de i quali sono da lui registrate
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 536.}}Paulo Hainzelio scrisse: ''Quod lumen ego die 7 novembris in decima domo primum conspexi.''
nei Proginnasmati, li quali sono così poco scrupolosi nell' assegnare il

luogo ed il tempo dell' apparizione della Stella di Cassiopea ? Poi che
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 544.}}Michel Mestlino scrive: ''Anno superiori 1572, prima mensis novembris hebdomada, nova quaedam Stella in sedili Cassiopeae, marginem Galaxiae attingens, apparere coepit.''
r Illustrissimo Principe Wilhelmo Landgravio di Assia, come si vede nei

Proginnasmati di Tico Brae, car. 491, mandando al medesimo Tico le
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 553.}}Cornelio Gemma scrisse: ''Hanc Stellam incepisse 9 die novembris.''
sue osservazioni intorno alla nuova Stella di Cassiopea, scrive così: Anno io

salutiferi partus 1572^ die 3 decemhris^ manente Eìectore Saxone, primum vidi
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 565.}}Girolamo Munosio, spagnuolo, matematico, professore in Valenza, non scrive del tempo più precisamente, se non che, ''certo cognoscit quod secundo novembris 1572 haec Stella nondum apparuerit.''
et ohservavi Stellam novam^ ipsa Venere maiorem et cìariorem, in asterismo

Cassiopeae. E nel? investigare il vero sito di detta Stella, si vede, nel
{{Annotazione a lato sin|''Progim. car.'' 297.}}L’istesso Brae non si assicura di affermare altro, se non che incominciò ad esser veduta ''circa finem anni 1572, utpote mense novembri, prope huius primordia, vel saltem in prima eius triade.''
raccor la sua ascension retta, e nello stabilire la sua declinazione col

mezo delle molte osservazioni fatte dal medesimo Principe con esqui-
E circa il luogo poi della medesima Stella, si troverà, ne i medesimi autori, diversità di molti minuti.
sitissimi strumenti, diversità, circa le ascensioni di più di due gradi,
e nelle declinazioni di 37 minuti in circa.
mr^hm Taddeo Hagecio, boemo, nel suo libro inscritto JDialexim de novae et
prius incognitae Stellae, etc, nelP assegnare il tempo, dice averla la prima
volta veduta intorno alla Natività di N. Signore. 20
^7^535 Gasparo Peucero, in una sua lettera delli 7 dicembre 1572, scrive :
Has id submitterem feeit novum Sìdus, quod in septimanam quartam sié
asterismo Cassiopeae conspicamur haerere^ etc.
fm^im. Paulo Hainzelio scrisse : Quod lumen ego die 7 novemhris in decima
domo primum conspexi.
cafTòu. Michel Mestlino scrive : Anno superiori 1572, prima mensis novem-
hris hebdomada, nova quaedam Stella in sedili Cassiopeae, marginem Ga-
laxiae attingens, apparere coepit,
mr^mi Cornelio Gemma scrisse: Hanc Stellam incepisse 9 die novemhris.
car^ò&ò Girolamo Munosio, spagnuolo, matematico, professore in Valenza, 30
non scrive del tempo più precisamente, se non che, certo cognoscit quod
secundo novemhris 1572 haec Stella nondum apparuerit.
far^m. L'istesso Brae non si assicura di affermare altro, se non che in-
cominciò ad esser veduta circa finem anni 1572, nipote mense novembri,
prope ìiuius primordia, vel saltem in prima eius triade.
E circa il luogo poi della medesima Stella, si troverà, ne i mede-
simi autori, diversità di molti minuti.