Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/129: differenze tra le versioni

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superficie sola, nemmanco in luoghi fra loro vicini. E chiama per testimoni di questa sua ignoranza gl’ingegneri; sebbene i matematici dimostrino che la scienza degl’ingegneri è una parte della matematica disciplina. Dice pertanto che Demetrio<ref>Demetrio Poliorcete. Affermano poi {{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}}, {{AutoreCitato|Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio}}, {{AutoreCitato|Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio}} ed altri, che anche {{AutoreCitato|Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare}}, Caligola e Nerone tentarono di tagliar l’Istmo, ma non poterono condurre a buon fine l’impresa. - L’''Istmo de’ Peloponnesi'' qui menzionato è più conosciuto sotto il nome di ''Istmo di Corinto''; e i Greci moderni lo chiamano Έξαμίλιον, perchè tengono che sia largo ''sei miglia''.</ref> avendo intrapreso di tagliare l’istmo dei Peloponnesi per aprirvi la navigazione alle armate, ne fu poi distolto dal contrario parere degl’ingegneri; i quali dopo avere misurati que’ luoghi gli annunciarono essere il seno di Corinto più elevato che il mar di Cencrea, e affermarono che s’egli avesse tagliato il terreno frapposto, tutta la spiaggia ch’è presso ad Egina, ed Egina stessa e le isole circonvicine sarebbero state sommerse: oltrechè la navigazione non sarebbe forse riuscita di grande utilità<ref>Secondo una nota degli editori francesi la locuzione del testo καὶ μηδὲ τὸν διάπλουν ἂν γενέσθαι χρήσιμον potrebbe in questo luogo significare anche che ''la navigazione non sarebbe forse stata possibile''. - Del resto fu un errore degl’ingegneri di Demetrio l’avere creduto che le acque dei due mari già detti avessero un diverso livello.</ref>.
superficie sola, nemmanco in luoghi fra loro vicini. E chiama per testimoni di questa sua ignoranza gl’ingegneri; sebbene i matematici dimostrino che la scienza degl’ingegneri è una parte della matematica disciplina. Dice pertanto che Demetrio<ref>Demetrio Poliorcete. Affermano poi {{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}}, {{AutoreCitato|Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio}}, {{AutoreCitato|Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio}} ed altri, che anche {{AutoreCitato|Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare}}, Caligola e Nerone tentarono di tagliar l’Istmo, ma non poterono condurre a buon fine l’impresa. - L’''Istmo de’ Peloponnesi'' qui menzionato è più conosciuto sotto il nome di ''Istmo di Corinto''; e i Greci moderni lo chiamano Έξαμίλιον, perchè tengono che sia largo ''sei miglia''.</ref> avendo intrapreso di tagliare l’istmo dei Peloponnesi per aprirvi la navigazione alle armate, ne fu poi distolto dal contrario parere degl’ingegneri; i quali dopo avere misurati que’ luoghi gli annunciarono essere il seno di Corinto più elevato che il mar di Cencrea, e affermarono che s’egli avesse tagliato il terreno frapposto, tutta la spiaggia ch’è presso ad Egina, ed Egina stessa e le isole circonvicine sarebbero state sommerse: oltrechè la navigazione non sarebbe forse riuscita di grande utilità<ref>Secondo una nota degli editori francesi la locuzione del testo καὶ μηδὲ τὸν διάπλουν ἂν γενέσθαι χρήσιμον potrebbe in questo luogo significare anche che ''la navigazione non sarebbe forse stata possibile''. - Del resto fu un errore degl’ingegneri di Demetrio l’avere creduto che le acque dei due mari già detti avessero un diverso livello.</ref>.


Di qui poi (secondo {{AutoreCitato|Eratostene|Eratostene}}) nascono le correnti degli euripi<ref>''Euripo'' significa lo stesso che ''Stretto''.</ref>; e quelle principalmente dello stretto della Sicilia, il quale si dice che va soggetto al flusso e riflusso dell’oceano: perocchè due volte ogni giorno vi si cambia
Di qui poi (secondo {{AutoreCitato|Eratostene|Eratostene}}) nascono le correnti degli euripi<ref>''Euripo'' significa lo stesso che ''Stretto''.</ref>; e quelle principalmente dello stretto della Sicilia, il quale si dice che va soggetto al flusso e riflusso dell’oceano: perocchè due volte ogni giorno vi