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{{Annotazione a lato|''Eletto Theobaldo.''}}
{{Annotazione a lato|''Eletto Theobaldo.''}}
Morto Alessandro, elessero gli Signori Canonici alla degnità Episcopale, à piene voci, Theobaldo da {{Var|Wolgestain|VVolgestain}}, Canonico della Chiesa di Trento. Di questa eletione furon imputati auttori gli Prencipi del Concilio Bassiliense, il che essendo pervenuto all’orecchie d’Eugenio Sommo Pontefice, l’intese malamente, & ne mostrò colera, che le raggioni della Sede Apostolica venissero usurpate dalli Prencipi della Germania, depose Theobaldo,
Morto Alessandro, elessero gli Signori Canonici alla degnità Episcopale, à piene voci, Theobaldo da {{Var|Wolgestain|VVolgestain}}, Canonico della Chiesa di Trento. Di questa eletione furon imputati auttori gli Prencipi del Concilio Bassiliense, il che essendo pervenuto all’orecchie d’Eugenio Sommo Pontefice, l’intese malamente, & ne mostrò colera, che le raggioni della Sede Apostolica venissero usurpate dalli Prencipi della Germania, depose Theobaldo,
{{Annotazione a lato|''Benedetto Abbate.'}}
{{Annotazione a lato|''Benedetto Abbate.''}}
promosse al Vescovato Benedetto, di Patria Trentino, di bassa nascita, all’hora Abbate, e Priore del Monasterio di S. Lorenzo, di la della rippa del’Adice, fuori della Porta Bresciana, al cui commando obedirono gli luoghi della Diocese Trentina, sottoposti alla giurisditione Veronese. Mà per le continue litti, & controversie frà Theobaldo, & Benedetto, l’uno de quali era portato dalli Prencipi del Concilio Basiliense, l’altro dal Sommo Pontefice. Si ridusse finalmente la differenza à Sigismondo Arciduca d’Austria, & in quel tempo Conte del Tirolo. Vedendo l’Arciduca essere la causa in suo potere, andava considerando, & ruminando à quale havesse da giudicare il Vescovato. Se in favore di Benedetto, dubitava maggiormente irritarsi il Concilio contro il Sommo Pontefice, se di Theobaldo veniva ad offendere l’auttorità del Sommo Pontefice, havesse pure egli conferito con raggione, ò con ingiustitia la Chiesa Trentina à Benedetto, oltre che le parti, quali havevangli remessa la causa da decidere, mai si sarebbon aquetate. Perciò giudicò meglio levare ogni maggior incendio, che potesse succedere da tal giuditio, & parimenre provedere alli Trentini.
promosse al Vescovato Benedetto, di Patria Trentino, di bassa nascita, all’hora Abbate, e Priore del Monasterio di S. Lorenzo, di la della rippa del’Adice, fuori della Porta Bresciana, al cui commando obedirono gli luoghi della Diocese Trentina, sottoposti alla giurisditione Veronese. Mà per le continue litti, & controversie frà Theobaldo, & Benedetto, l’uno de quali era portato dalli Prencipi del Concilio Basiliense, l’altro dal Sommo Pontefice. Si ridusse finalmente la differenza à Sigismondo Arciduca d’Austria, & in quel tempo Conte del Tirolo. Vedendo l’Arciduca essere la causa in suo potere, andava considerando, & ruminando à quale havesse da giudicare il Vescovato. Se in favore di Benedetto, dubitava maggiormente irritarsi il Concilio contro il Sommo Pontefice, se di Theobaldo veniva ad offendere l’auttorità del Sommo Pontefice, havesse pure egli conferito con raggione, ò con ingiustitia la Chiesa Trentina à Benedetto, oltre che le parti, quali havevangli remessa la causa da decidere, mai si sarebbon aquetate. Perciò giudicò meglio levare ogni maggior incendio, che potesse succedere da tal giuditio, & parimenre provedere alli Trentini.