Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/9: differenze tra le versioni
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PARTE TERZA |
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piacer grandissimo quando intenderà che, mentre egli sia lon¬ |
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ciate una parola a messer Antonio da Casalmaggiore, che in |
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questi pochi di prenda questa fatica per voi di visitar le guardie, |
questi pochi di prenda questa fatica per voi di visitar le guardie, |
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lo |
lo porto ferma openione che egli lo fará volentieri per amor |
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vostro. — II castellano, che |
vostro. — II castellano, che giá era stato dal conte instrutto, |
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molto bene s’avvide a che fine la contessa queste cose diceva, |
molto bene s’avvide a che fine la contessa queste cose diceva, |
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e le rispose: — Signora, io farò tanto, in questa e in |
e le rispose: — Signora, io farò tanto, in questa e in ogn’altra |
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cosa, quanto |
cosa, quanto sará vostro piacere di comandarmi. Ma egli sará |
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ben fatto che voi gliene diciate una parola. E |
ben fatto che voi gliene diciate una parola. E basterá che attenda di sopra e lasci a me la cura del ponte. — Come la |
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tenda di sopra e lasci a me la cura del ponte. — Come la |
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molto contento. Ora come fu la notte, parve un’ora mille anni |
molto contento. Ora come fu la notte, parve un’ora mille anni |
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a la donna d’aver seco l’arciero, per vedere chi saperia meglio |
a la donna d’aver seco l’arciero, per vedere chi saperia meglio |
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tirare. Il conte cavalcò di tal maniera che, quando tempo gli |
tirare. Il conte cavalcò di tal maniera che, quando tempo gli |
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parve, fece rivoltare le briglie senza aprir a nessuno la sua |
parve, fece rivoltare le briglie senza aprir a nessuno la sua intenzione. Come fu giunto a la ròcca, andò chetamente a dismontar |
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zione. Come fu giunto a la ròcca, andò chetamente a dismontar |
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al palazzo che di fuori aveva, e comandò che nessuno quindi |
al palazzo che di fuori aveva, e comandò che nessuno quindi |
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si partisse per quanto avevano cara la grazia sua. Dopoi, |
si partisse per quanto avevano cara la grazia sua. Dopoi, |
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chiamati tre dei suoi |
chiamati tre dei suoi piú fidati, con quelli, essendo tutti quattro |
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di corazzine, celate e spade armati, se ne venne verso la porta |
di corazzine, celate e spade armati, se ne venne verso la porta |
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de la ròcca e diede il segno che al castellano ordinato aveva. |
de la ròcca e diede il segno che al castellano ordinato aveva. |
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Era buona pezza che il castellano aveva veduto entrar l’arciero |
Era buona pezza che il castellano aveva veduto entrar l’arciero |
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ne la camera de la signora contessa, e |
ne la camera de la signora contessa, e s’era ridutto di sotto, aspettando il suo signore; onde, sentito il segno, senza far strepito |
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tando il suo signore; onde, sentito il segno, senza far strepito |
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alcuno calò la ponticella de la pianchetta e introdusse il conte |
alcuno calò la ponticella de la pianchetta e introdusse il conte |
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con i tre compagni. Il conte alora a quei tre, con meraviglia |
con i tre compagni. Il conte alora a quei tre, con meraviglia |
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camera, la quale, con la chiave che aveva aperse, e trovò il |
camera, la quale, con la chiave che aveva aperse, e trovò il |
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suo arciero che tirava al segno senza veder lume. Aveva il |
suo arciero che tirava al segno senza veder lume. Aveva il |
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castellano recato seco del lume; il perché |
castellano recato seco del lume; il perché l’arciero subito, cosí |
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ignudo come era, fu preso e legato. La donna medesimamente, |
ignudo come era, fu preso e legato. La donna medesimamente, |
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piú morta che viva, fu fatta levare; a la quale il conte altro |