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comoditá, pur che ritrovasse persona che le aggradisse; perciò che, andando a buon’ora monsignor suo marito in parlamento e tardi a casa ritornando, averebbe in quel tempo agio di sodisfare ai suoi bisogni. Fatta questa considerazione tra sé, si mise a star su la porta ed a la finestra per veder chi andava per la contrada e per far scielta d’uno che piú le fosse paruto a suo proposito. E tutto il dì veggendone passar molti e quasi nessuno al suo appetito sodisfacendo, avvenne che un dì le passò dinanzi uno d’etá di ventisei in venti otto anni, il quale facendole riverenza cortesemente con la berretta e andando di lungo per i fatti suoi, molto ne la prima apparenza le piacque. Era colui lombardo, al quale occorreva quattro o sei volte il dì, e piú e meno secondo le faccende che aveva per le mani, far quella strada. Il che da la donna avvertito e tre e quattro giorni osservato il passar di quello, e piú ogni volta piacendole, cominciò, quando passar il vedeva, a fargli buon viso e mostrar d’aver sommamente caro l’onore ch’egli le faceva. Di che accortosi il giovine che avveduto era, pensò che forse fuor di proposito non sarebbe che egli a far con la donna servitú si fosse messo. E stando in questo pensiero e passandole una volta come soleva dinanzi, ella gli disse: — Monsignor, ove andate voi cosí in fretta? — e tutta in viso arrossi. Il lombardo fermatosi, e avendo assai buona lingua franzese, le rispose con riverenza e disse: — Madonna, io vado per certe mie faccende fin al ponte di Nostra Donna; ma se v’è cosa ove io possa farvi servigio e che degnate comandarmi, mi trovarete sempre presto ad ubidirvi, essendo di giá qualche tempo che io desidero esser vostro servidore. — E veggendo lampeggiar gli occhi a la donna, cominciò a strigner la pratica e dirle che erano parecchi mesi che egli era fieramente di lei innamorato, ma che per esser straniero mai non era stato oso di manifestarle il suo fervente amore. Insomma, avendone la donna piú voglia di lui, s’accordò seco che la seguente matina a buon’ora egli fosse ne la contrada, e come monsignor uscisse per andar in parlamento, che egli entrasse in casa e diritto se n’andasse a la tal camera, e mostrogliela. Il lombardo il tutto essegui e si trovò nel letto
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comodità, pur che ritrovasse persona che le aggradisse; perciò
che, andando a buon’ora monsignor suo marito in parlamento
e tardi a casa ritornando, averebbe in quel tempo agio di so¬
disfare ai suoi bisogni. Fatta questa considerazione tra sé, si
mise a star su la porta ed a la finestra per veder chi andava
per la contrada e per far scielta d’uno che più le fosse paruto
a suo proposito. E tutto il di veggendone passar molti e quasi
nessuno al suo appetito sodisfacendo, avvenne che un di le
passò dinanzi uno d’età di ventisei in venti otto anni, il quale
facendole riverenza cortesemente con la berretta e andando di
lungo per i fatti suoi, molto ne la prima apparenza le piacque.
Era colui lombardo, al quale occorreva quattro o sei volte il
di, e più e meno secondo le faccende che aveva per le mani,
far quella strada. Il che da la donna avvertito e tre e quattro
giorni osservato il passar di quello, e più ogni volta piacendole,
cominciò, quando passar il vedeva, a fargli buon viso e mo¬
strar d’aver sommamente caro l’onore ch’egli le faceva. Di che
accortosi il giovine che avveduto era, pensò che forse fuor di
proposito non sarebbe che egli a far con la donna servitù si
fosse messo. E stando in questo pensiero e passandole una
volta come soleva dinanzi, ella gli disse: — Monsignor, ove
andate voi cosi in fretta? — e tutta in viso arrossi. Il lombardo
fermatosi, e avendo assai buona lingua franzese, le rispose con
riverenza e disse: — Madonna, io vado per certe mie faccende
fin al ponte di Nostra Donna; ma se v’è cosa ove io possa farvi
servigio e che degnate comandarmi, mi trovarete sempre presto
ad ubidirvi, essendo di già qualche tempo che io desidero es¬
ser vostro servidore. — E veggendo lampeggiar gli occhi a la
donna, cominciò a strigner la pratica e dirle che erano parec¬
chi mesi che egli era fieramente di lei innamorato, ma che per
esser straniero mai non era stato oso di manifestarle il suo fer¬
vente amore. Insomma, avendone la donna più voglia di lui,
s’accordò seco che la seguente matina a buon’ora egli fosse ne
la contrada, e come monsignor uscisse per andar in parlamento,
che egli entrasse in casa e diritto se n’andasse a la tal camera,
e mostrogliela. Il lombardo il tutto essegui e si trovò nel letto
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