Pagina:La leggenda della cintola di Maria Vergine che si conserva in Prato.djvu/5: differenze tra le versioni

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loseph ad Arimattia, lo quale ripuosi lo corpo di lesu Cristo nel mio sepolcro nuovo, e fui colla sua Madre santissima intin ch'ella n’andò in cielo, voglio brievemente nararo come in cielo n’ andoe, et come la sua santa Ciotola rimase in terra all’apostolo santo Tommaso. Onde dovete; sapere, che anzi la passione di Cristo con grande umili tade priogò la Vergine Maria il suo figliuolo lesa Cristo, che tre di anzi che di questa vita la chiamasse gliel manifestasse. E apressiman dosi il tempo, cioè xxiiij<ref>Più sotto, ''xxxiiij.''</ref> anni dopo la sua passione, venne l’angelo Gabriello tre di anzi che la nostra Donna morisse, e'satutolla dicendo; ''Ave gratia piena, Dominus tecum'': et ella rispuose; ''Deo gratias, amen.'' Allora l’angelo le diede una palma splendiente, e disse; Dopo ’1 terzo di sarà la tua assunzione. Allora ella chiamò me Ioseph sopradetto e gli altri discepoli e li parenti, e’l suo transito manifestò a tutti loro. E venendo l’ora nella quale dovea morire, subìtamente gli apostoli furono raunati dinanzi da lei; e subitamente la nostra Donna transi di questa vita, con grande splendore et canti angelici. E gli apostoli lo suo corpo santissimo ripuosero nel monimento con grande pianto et onore. E subitamente la luce di cielo venne sopra gli apostoli, e aombrogli si che caddero in terra: e'l corpo santo
Ioseph ad Arimattia, lo quale ripuosi lo corpo di Iesu Cristo nel mio sepolcro nuovo, e fui colla sua Madre santissima infin ch'ella n’andò in cielo, voglio brievemente narare come in cielo n’andoe, et come la sua santa Ciotola rimase in terra all’apostolo santo Tommaso. Onde dovete sapere, che anzi la passione di Cristo con grande umilitade priegò la Vergine Maria il suo figliuolo Iesu Cristo, che tre anzi che di questa vita la chiamasse gliel manifestasse. E apressiman dosi il tempo, cioè xxiiij<ref>Più sotto, ''xxxiiij.''</ref> anni dopo la sua passione, venne l’angelo Gabriello tre di anzi che la nostra Donna morisse, e satutolla dicendo; ''Ave gratia piena, Dominus tecum'': et ella rispuose; ''Deo gratias, amen.'' Allora l’angelo le diede una palma splendiente, e disse; Dopo’l terzo sarà la tua assunzione. Allora ella chiamò me Ioseph sopradetto e gli altri discepoli e li parenti, e’l suo transito manifestò a tutti loro. E venendo l’ora nella quale dovea morire, subìtamente gli apostoli furono raunati dinanzi da lei; e subitamente la nostra Donna transi di questa vita, con grande splendore et canti angelici. E gli apostoli lo suo corpo santissimo ripuosero nel monimento con grande pianto et onore. E subitamente la luce di cielo venne sopra gli apostoli, e aombrogli si che caddero in terra: e'l corpo santo