Teatro Historico di Velletri/Fedeltà de' Velletrani: differenze tra le versioni

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{{Capolettera|Q}}UANTO La Città di Velletri sia stata Fedele, Divota, et Obediente à Santa Chiesa, et al Sommo Pontefice Romano, si può raccogliere da molti Casi, ne' quali li nostri Cittadini si sono mostrati intrepidi, et à promesse, et à minaccie constanti; poco curando il soggiacere alle gravi molestie di cruda Guerra, che li potevano soprastare. Si fecero conoscere particolarmente per Fedeli, e constanti contro lo sdegno di Honorato Caetano Conte di Fondi, il quale con Essercito copioso di Guasconi, e Bertoni tentò di travagliare la Città, perchè li nostri Cittadini non volsero prestare obbedienza ad un Papa illegitimo, e Scismatico, come era Clemente Settimo, prima detto Roberto Gebennense Francese, per il quale il detto Conte scrisse alla Città la seguente Lettera.<br>
''Nobili Cittadini. Con molta allegrezza vi notifichiamo, che il Padre di Misericordia, e consolatione ha proveduto al sui Popolo tribolato per l'Elettione di Bartolomeo Vescovo di Bari, nulla, et invalida raggione, non essendo entrato per la Porta; vacando dunque la Sede di Pietro, occupata tirannicamente da questo Antichristo, hoggi 20. di Settembre, nella nostra Città di Fondi, come loco sicuro da tutti Sedeci Cardinali, cioè Tredici Francesi, e Tre Italiani, è stato eletto per Pontefice, e vero Vicario di Christo il Cardinal Gebennense, chiamato Clemente Settimo. Sia dunque laudato il Santissimo Signor Nostro, c'hà provisto d'un tanto Pastore alle sue creature. Allegratevi, esultate, et in segno d'allegrezza accendete lumi per tutto e mandate Ambasciatori, come solete, à rendergli la solita obedienza. Data in Fondi à 20. di Settembre'' 1378.<br>
Risposero li Fedeli Velletrani à questa lettera, che loro non tenevano altro per Pontefice vero, che Urbano Sesto, e che in conto veruno non volevano riconoscere Clemente Settimo Antipapa, e Scismatico; per la qual risposta inaspritosi il Conte, mandò due Araldi ad intimar la Guerra à Velletrani, che poco stimando le di lui minaccie, s'apparecchiarono coraggiosamente alla difesa, col mantenersi sempre intrepidi, e fedeli à Chiesa Santa, e suoi legitimi Sposi, e Vicarij di Christo, per li quali prontamente mettevano la propria vita contro un tal nemico potente sì, ma lontano dal grembo della Madre universale Chiesa Santa; e contro li soldati di Clemente si fecero conoscere per valorosi, e coraggiosi in Battaglia, perchè se bene predarono alcune Ville vicino à Roma; à Velletri trovando resistenza de' fedeli Cittadini, non fecero progresso alcuno, ma più presto ne riceverono danno, è vero che si fece la pace, ma perchè li Bertoni tenevano alcuni nostri priggioni, e scorrevano la Campagna, li nostri Cittadini, quantunque il Pontefice fosse d'altro senso, crearono per Capitano Generale Annibale Strozzi, dandoli plenaria autorità