Pagina:Albini - Le nostre fanciulle.djvu/85: differenze tra le versioni
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differenti al passar delle ore e al crescere della spesa. Non si parlano: attendono, seduti scomodamente, ma la noia è diffusa sui loro volti. Pare però che si confortino pensando che così fermi, quelli che sfilano sui marciapiedi, li vedono bene. E non s’accorgono che essi criticano invece i loro cappelli, le positure, le espressioni cretine dei loro volti. |
{{Pt|differenti|indifferenti}} al passar delle ore e al crescere della spesa. Non si parlano: attendono, seduti scomodamente, ma la noia è diffusa sui loro volti. Pare però che si confortino pensando che così fermi, quelli che sfilano sui marciapiedi, li vedono bene. E non s’accorgono che essi criticano invece i loro cappelli, le positure, le espressioni ''cretine'' dei loro volti. |
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Il pubblico che va a piedi è spietato per chi va in carrozza e capisce inferiore a sè per educazione. Si afferrano nella folla osservazioni di una causticità e di una comicità da fare la fortuna di dieci umoristi. |
Il pubblico che va a piedi è spietato per chi va in carrozza e capisce inferiore a sè per educazione. Si afferrano nella folla osservazioni di una causticità e di una comicità da fare la fortuna di dieci umoristi. |
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Guardare la domenica sfilare in un passeggio pubblico tutta quella gente che s’illude di divertirsi, è trovare un tal campo a osservazioni di ordine morale, sociale ed estetico da rendere fecondo anche lo scrittore più inaridito, e far sprizzare spirito anche dall’osservatore più imbecille. In mezzo a quella festa e a quell’ozio, quale tristezza e quanta somma di lavoro! |
Guardare la domenica sfilare in un passeggio pubblico tutta quella gente che s’illude di divertirsi, è trovare un tal campo a osservazioni di ordine morale, sociale ed estetico da rendere fecondo anche lo scrittore più inaridito, e far sprizzare spirito anche dall’osservatore più imbecille. In mezzo a quella festa e a quell’ozio, quale tristezza e quanta somma di lavoro! |
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E’ infinito il numero delle donne che vivono tutta la settimana per prepararsi a quella passeggiata domenicale; e non sono soltanto signorine II 17 luglio 1919 tramonta come tutti i giorni, come un giorno di più nel largo respiro del mare che sale verso la pineta e gli aranceti, che penetra nella camera silenziosa e porta via il sospiro di Quelli che sono rimasti attoniti accanto al suo letto. |
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È infinito il numero delle donne che vivono tutta la settimana per prepararsi a quella passeggiata domenicale; e non sono soltanto {{Pt|si-|}} |
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ELISA MAJER RIZZIOLI. signorine |
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