Pagina:Delle biblioteche circolanti nei comuni rurali per Vincenzo Garelli.djvu/11: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Pt|zione|associazione}} sotto il nome di Pionieri di Rochdale. Or bene gli operai di Rochdale pervennero a formare una Biblioteca di due mila volumi. |
{{Pt|zione|associazione}} sotto il nome di Pionieri di Rochdale. Or bene gli operai di Rochdale pervennero a formare una Biblioteca di due mila volumi. |
||
Come sono lodevoli quelle popolazioni lavoratrici, le quali coi loro proprii sforzi possono procacciarsi i mezzi della loro istruzione! Ma possiamo noi dire che siano molte coteste, e che le nostre segnatamente della campagna sieno a questo punto di avanzamento? Per nostra disgrazia dobbiamo dire che ne siamo lontani ancora. Ma tuttavia quale pensiero ci diamo noi per condurle a questo stato? Adoperiamo in guisa da risvegliare quell’attività che dovrà tradursi in iniziativa |
Come sono lodevoli quelle popolazioni lavoratrici, le quali coi loro proprii sforzi possono procacciarsi i mezzi della loro istruzione! Ma possiamo noi dire che siano molte coteste, e che le nostre segnatamente della campagna sieno a questo punto di avanzamento? Per nostra disgrazia dobbiamo dire che ne siamo lontani ancora. Ma tuttavia quale pensiero ci diamo noi per condurle a questo stato? Adoperiamo in guisa da risvegliare quell’attività che dovrà tradursi in iniziativa propria delle classi lavoratrici? No. Noi abbiamo posto in non cale l’insegnamento degli economisti e degli uomini tutti d’esperienza, che l’assistenza diretta, continua, la tutela che le classi doviziose esercitano sulla povera può esser ben di spesso sorgente piuttosto di danno che di vantaggio. |
||
La beneficenza, o mio Luigi, sotto qualunque forma si presenti, dev’essere regolata dalla prudenza, e ricercare con essa di muovere l’attività del beneficato nell’atto che gli si porge la mano per sollevarlo dall’avvilimento in cui giace. |
La beneficenza, o mio Luigi, sotto qualunque forma si presenti, dev’essere regolata dalla prudenza, e ricercare con essa di muovere l’attività del beneficato nell’atto che gli si porge la mano per sollevarlo dall’avvilimento in cui giace. |