La fame del Globo/Cap. 9: differenze tra le versioni

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Se ne è accorta la televisione di intrattenimento. Chi scrive non possiede un televisore, ma è stato costretto, a casa di un amico, ad un pomeriggio alla presenza incombente del teleschermo. Era la vigilia di Natale: divi di vario splendore e numi del proscenio politico erano interpellati sui preparativi del cenone. L’anziano Mentore del serial televisivo rimpiangeva i tempi in cui era possibile acquistare l’indispensabile per il cenone con un milione di lire, si univa al lamento l’alfiere della politica spettacolo della rutilante età di Craxi, l’amabile intrattenitore interrompeva l’intervista e cedeva la linea all’inviato speciale al mercatino rionale, che mostrava, indignato, i prezzi sul tronco di pescespada e sul cumulo di indivie. Sdegnato da quello delle ciliegie, 22 euro al chilo! Un frutto di stagione! Per Natale!
 
[[ImmagineFile:Trasbordo.gif||thumb|400px|Scarico di chiatte fluviali al terminale sul Mississippi ad Ama, nell'area portuale di New Orleans. Le chiatte giungono dagli affluenti del Grande Fiume che lambiscono i confini canadesi con un viaggio di tre settimane.]]
 
Se ne sono accorte le gazzette della provincia piemontese e romagnola, che hanno affrontato l’argomento con impegnative interviste al direttore della superette e alla pensionata che la pasta, ai prezzi che ha raggiunto, non può più permettersela. Se ne è accorto il re dei giornali, che ha bandito le appassionate denunce della signora che ispira il pensiero delle casalinghe con villa all’Argentario e a Cortina: cresce il prezzo degli alimentari, è inaudito.