Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu/282: differenze tra le versioni
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{{Pt|ranze|speranze}}, un dramma di timori, mentre l’orchestra sospira ad intervalli la musica delle sfere — la musica delle sfere.» |
{{Pt|ranze|speranze}}, un dramma di timori, mentre l’orchestra sospira ad intervalli la musica delle sfere — la musica delle sfere.» |
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«Mimi, fatti a immagine di Dio altissimo, borbottano, si sbracciano, di qua e di là saltellano, accennano, volteggiano, destreggiano. Fantocci sventurati, che vanno e vengono al voler d’esseri immensi, senza forma, che mutano, trasportano qua e là la scena, scuotendo dalle loro ali di condor l’inevitabile, l’invisibile Sventura.» |
«Mimi, fatti a immagine di Dio altissimo, borbottano, si sbracciano, di qua e di là saltellano, accennano, volteggiano, destreggiano. Fantocci sventurati, che vanno e vengono al voler d’esseri immensi, senza forma, che mutano, trasportano qua e là la scena, scuotendo dalle loro ali di condor l’inevitabile, l’invisibile Sventura.» |
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— Girate e girate!» |
— Girate e girate!» |
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«Ma, ve’, ve’; traverso la geldra caotica dei mimi s’è immessa una specie di fantasima rampicante! Ve’! — Una cotal cosa di sangue, che, a mo’ di serpe, vien tutta torcendosi e ritorcendosi dall’inosservata, solitaria parte della scena di fondo! E si torce! e si contorce... Ahi! tra quali angoscie di morte rimangon sua preda gl’infelici mimi! e i Serafini danno in grossi singhiozzi veggendo gli acuti denti del Verme maciullar carne ed ossa, e inghiottire i grumi dell’umano sangue.» |
«Ma, ve’, ve’; traverso la geldra caotica dei mimi s’è immessa una specie di fantasima rampicante! Ve’! — Una cotal cosa di sangue, che, a mo’ di serpe, vien tutta torcendosi e ritorcendosi dall’inosservata, solitaria parte della scena di fondo! E si torce! e si contorce... Ahi! tra quali angoscie di morte rimangon sua preda gl’infelici mimi! e i Serafini danno in grossi singhiozzi veggendo gli acuti denti del Verme maciullar carne ed ossa, e inghiottire i grumi dell’umano sangue.» |
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