Pagina:Ida Baccini, La mia vita ricordi autobiografici.djvu/140: differenze tra le versioni
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Egregia Signora Ida, |
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{{A destra|Firenze, 3 novembre 1876.}} |
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Ieri accompagnato da una sua gentilissima letterina mi giunse il bel Pulcino. Da un pezzo sapevo di questo racconto. Ne sentii parlar bene più |
Ieri accompagnato da una sua gentilissima letterina mi giunse il bel Pulcino. Da un pezzo sapevo di questo racconto. Ne sentii parlar bene più volte e godei con tutta l’anima della lode che ne veniva all’Autrice. Ora che con tanta cortesia me lo ha donato mi sono messo a leggerlo subito e arriverò quanto prima alla fine.<br> |
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Intanto mi affretto a ringraziarla del caro dono e del gran piacere che con esso mi ha dato. Vedo che nei suoi studi ella ha fatto un gran passo. La sua vecchia maniera di scrivere è affatto scomparsa.<br> |
Intanto mi affretto a ringraziarla del caro dono e del gran piacere che con esso mi ha dato. Vedo che nei suoi studi ella ha fatto un gran passo. La sua vecchia maniera di scrivere è affatto scomparsa.<br> |
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Il nuovo stile è semplice, elegante, grazioso e schiettamente italiano, e veste belli e buoni pensieri. Me ne congratulo molto con lei. Per questa via ella può far</ref>. |
Il nuovo stile è semplice, elegante, grazioso e schiettamente italiano, e veste belli e buoni pensieri. Me ne congratulo molto con lei. Per questa via ella può far</ref>. |